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Tutti con Battiston: da Gümpel a Dellai parte anche una raccolta firme per non far rimuovere il presidente dell'Agenzia spaziale

La decisione del governo ha spiazzato lo stesso governo (il viceministro ha scritto di averlo appreso dai social) e si dimostra essere una prova muscolare tra Lega (vincente) e M5S (ancora una volta sconfitti). L'ex presidente della Pat: ''Dimostrazione del clima di ricerca esasperata di occupazione del potere da parte delle forze politiche oggi in maggioranza''

Di Luca Pianesi - 06 novembre 2018 - 20:30

TRENTO. Una prova muscolare della Lega capace, ancora una volta, di mettere in scacco i colleghi di governo del Movimento 5 Stelle. Un'operazione di spoils system in piena regola, che crea un pericoloso precedente, perché nel mondo della ricerca e dell'università, in Italia, manca solo che con il cambiare dei governi vengano riviste cariche e ruoli per affossare definitivamente competenze e qualità. Una decisione, infine, che sta scatenando una reazione anche di popolo con prese di posizione pubbliche di giornalisti (Udo Gumpel), ''guru'' della rete (Andrea Scanzati e Yoda-PoliticaPerJedi che ironizza: ''Era il minimo che gli potesse capitare, considerato che non ha avviato alcuna attività di ricerca né missione sulle scie chimiche'') e semplici cittadini che hanno anche lanciato una raccolta firme per chiedere al Governo di ripensarci (QUI PER SOSTENERLO). 

 

Sta di fatto che il trentino Roberto Battiston è stato rimosso dalla carica di presidente dell'Agenzia spaziale italiana, carica che ricopriva dal 2014 e che gli era stata rinnovata nel maggio di quest'anno dal ministro Fedeli (ormai in uscita) e che avrebbe dovuto ricoprire fino al 2022. ''Oggi il Ministro Bussetti - ha scritto Battiston su Twitter - con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi. È il primo spoil system di Ente di Ricerca. Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano".

 

PROVA DI FORZA DELLA LEGA. 

Battiston è finito, suo malgrado, tra l'incudine e il martello di due movimenti politici, Lega e Movimento 5 Stelle, alleati sulla carta, ma sempre alla ricerca di spazi e visibilità per sovrastare l'altro. La manovra di defenestrazione dello scienziato trentino, è stata condotta tutta dalla Lega. Da un lato il sottosegretario Giorgetti, che ha la delega sulle politiche spaziali e aerospaziali, e dall'altro il ministro dell'Istruzione, università e ricerca Marco Bussetti (sempre di area leghista). E non è un caso il Tweet del suo braccio destro, il viceministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti del Movimento 5 Stelle che ha scritto: “Ho appreso anche io questa notizia dai social network stamattina. Non sarebbe male se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il vice ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni”.

 

PRESE DI POSIZIONE IN SUA DIFESA.

Giornalisti, politici e tanti cittadini. Sono in tanti a difendere l'operato di Roberto Battiston e a criticare la scelta fatta in questi giorni. C'è anche l'ex presidente della Provincia Lorenzo Dellai che Battiston lo conosce bene e spiega: ''La rimozione di Roberto Battiston dalla funzione di Presidente della Agenzia Spaziale Italiana si può spiegare solamente con il clima di ricerca esasperata di occupazione del potere da parte delle forze politiche oggi in maggioranza. Il Presidente Battiston ha svolto il suo compito con competenza e professionalità, portando la ricerca spaziale italiana a livelli di grande efficacia e credibilità internazionale. E sempre con atteggiamenti di serietà e di indiscussa autorevolezza. Ciò ha onorato il Tentino e le sue istituzioni scientifiche, alle quali come noto Battiston è molto legato e che in questi anni hanno visto crescere le opportunità di cooperazione culturale e scientifica con l’Agenzia Spaziale Italiana".

"Ma ciò ha onorato in primo luogo l’Italia - prosegue Dellai - che ha grande bisogno di crescere in credibilità nella comunità scientifica europea e internazionale. Battiston ha lavorato per questo, con risultati di grande impatto. Si vede che il Governo ha ritenuto che questi risultati non contano e che queste attitudini non sono importanti. O almeno che non lo siano più delle affiliazioni di vario genere che evidentemente Battiston non aveva. Le quali però non fanno crescere la ricerca e l’industria italiana. Si tratta in ogni caso dell’ennesimo segnale inquietante di come il Governo intende esercitare le sue prerogative di potere. Viva il “cambiamento”''. 

 

 


 


 

SPOILS SYSTEM.

Roberto Battiston è figura stimata e di primissimo piano a livello anche internazionale. Storico collaboratore del premio Nobel Samuel C.C. Ting con il quale ha realizzato uno spettrometro magnetico (AMS-2) per effettuare per la prima volta misure di precisione dei Raggi Cosmici nello spazio (operativo dal 2011 sulla Stazione Spaziale Internazionale) e solo l'anno scorso insignito con la più alta onorificenza attribuita in Francia per meriti straordinari, il titolo di "Chevalier dans l'ordre de la Légion d'Honneur" è stato visto sin dall'inizio, dal nuovo Governo giallo-verde, come una personalità legata alla vecchia amministrazione perché riconfermato a maggio (e quindi due mesi dopo la sconfitta alle elezioni) dal ministro uscente Fedeli (che ormai doveva svolgere solo compiti di natura ordinaria).

 

In realtà la sua nomina parte qualche mese prima. Presidente dal 2014, in scadenza, ''l'1 febbraio 2018 - si legge anche negli atti del Senato (pag 238) - il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca rendeva noto l'avviso di chiamata pubblica alla candidatura per presidente e componente del consiglio di amministrazione di Asi e Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica). Quanto ai tempi, veniva specificato che: "le domande, corredate del relativo curriculum vitae, dovranno essere spedite mediante posta certificata all'indirizzo specificato (...); con comunicato del Ministero del 9 maggio 2018, veniva resa nota la conferma, mediante apposito decreto firmato dal Ministro pro tempore Fedeli, di Roberto Battiston quale presidente dell'ASI. Veniva inoltre precisato che "il primo febbraio scorso, in vista della scadenza del precedente mandato dell'attuale Presidente dell'ASI (prevista per il 16 maggio 2018), l'apposito Comitato di selezione ha pubblicato l'avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la Presidenza dell'Agenzia spaziale. Il bando scadeva lo scorso 5 marzo. Il Comitato, come da decreto di istituzione, ha compiuto la propria valutazione sulle candidature pervenute garantendo prioritariamente che il profilo dei candidati rispondesse ad elevata qualificazione tecnicoscientifica, comprovata da particolari competenze professionali, acquisite anche in ambito internazionale. Il Comitato ha terminato i propri lavori il 18 aprile scorso e ha trasmesso gli atti relativi alla procedura di selezione, inclusa la rosa di candidati selezionati con le rispettive valutazioni. Il Comitato ha effettuato la valutazione delle competenze scientifiche e dell'esperienza gestionale dei candidati".

 

E ha scelto Battiston. Pare, quindi, che la decisione dell'attuale ministro dell'istruzione sia una vera e propria decisione politica. Battiston era stato approvato dal Comitato di selezione pubblica ma evidentemente in quel ruolo si preferiva mettere una persona considerata ''più vicina'' agli orientamenti del governo attuale. La speranza è che non abbia ragione davvero Yoda.


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