Tecnologia e lavoro, il Festival dell'Economia entra nel vivo. Collini: ''I giovani guardano al progresso tecnologico con fiducia''
Inaugurata questo pomeriggio in Sala Depero la 13^ edizione del Festival dell'Economia. Presenti il presidente della provincia Ugo Rossi, il direttore scientifico Tito Boeri, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, l'editore Giuseppe Laterza, il rettore dell'Università Paolo Collini e Gregorio De Felice , chief economist di Intesa San Paolo

TRENTO. “Come far beneficiare i lavoratori dell’aumento di produttività che si realizza con lo sviluppo tecnologico?” questa una delle domande a cui il Festival dell'Economia cercherà di rispondere quest'anno. Oggi ha preso il via ufficialmente la tredicesima edizione con il tema “Lavoro e Tecnolocia”. Economisti, scienziati ed esperti, provenienti da ogni parte del mondo, si incontreranno a Trento da oggi fino a domenica 3 giugno.
L'avvio, come da tradizione, si è avuto da Sala Depero con il presidente della provincia Ugo Rossi, il direttore scientifico Tito Boeri, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, l'editore Giuseppe Laterza, il rettore dell'Università Paolo Collini e Gregorio De Felice , chief economist di Intesa San Paolo.
“Quella del cambiamento nel rapporto tra lavoro e tecnologia è una sfida che si può vincere, senza cavalcare le paure, ma nello stesso tempo senza banalizzarle” ha affermato in apertura il presidente Rossi ricordando che uno degli obiettivi del Festival “è proprio quello di approfondire e analizzare”. “In Trentino – ha affermato - abbiamo investito molto in innovazione e ricerca ma anche nel capitale umano, partendo dalla scuola, dall’Università, dai giovani. Ci stiamo impegnando per avvicinare sempre di più la scuola e la formazione al mondo delle imprese”.

Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, ha messo in guardia dal rischio che la tecnologia possa essere manipolata e possa portare ad una deriva antidemocratica. “Spero – ha detto – che a guidarci non siano algoritmi ma che al centro ci sia il rispetto dei diritti delle persone e del pluralismo”.
Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Trento, ha ricordato che dopo globalizzazione e ondate migratorie il progresso tecnologico ci porterà un’automazione spinta, che avrà riflessi sul mondo del lavoro mentre dal canto suo l’editore Giuseppe Laterza ha ricordato che la tecnologia è uno strumento e il suo successo non è un destino inesorabile, come dimostra la tenuta delle vendite dei libri stampati rispetto agli ebook.
“I giovani – ha detto Paolo Collini, Rettore dell’Università degli Studi di Trento – guardano al progresso tecnologico con fiducia e al futuro senza paura del cambiamento, al quale sanno di doversi preparare”.
“Il Festival – ha ricordato Tito Boeri, che ne è il direttore scientifico – vuole come sempre contribuire al dibattito pubblico su temi importanti. Quest’anno non parliamo solo di tecnologia ma anche di lavoro, tema cruciale per il nostro paese. L’interrogativo è anche come far beneficiare i lavoratori dell’aumento di produttività che si realizza con lo sviluppo tecnologico”.
Anche quest'anno, come ormai anche questo da tradizione, non è mancato all'esterno del palazzo della Provincia un sit in del sindacato di base.