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Ridurre l'utilizzo dei fitofarmaci, capire se la pianta è idratata o è tempo di raccolta: ecco PhenoPiCam

Sviluppato dalla Fem è un sistema di monitoraggio autonomo, basato su una scheda elettronica, che si compone dei sensori classici di una stazione meteo, quali anemometro, pluviometro, bagnatura fogliare, termoigrometro, integrati da due fotocamere

Pubblicato il - 28 novembre 2018 - 15:07

SAN MICHELE. Il momento migliore per la raccolta? Monitorare i trattamenti fitosanitari? Valutare lo stato idrico delle piante? Ci pensa ''PhenoPiCam''. Non è un prodotto pubblicitario ''tutto fare'' ma un nuovo dispositivo sviluppato dalla Fondazione Mach, il Cnr - Istituto di Biometeorologia e YetiPi con il supporto di Eit Climate-Kic presentato oggi a San Michele all'Adige. Si tratta di un prototipo che consente di monitorare moltissimi aspetti che ruotano attorno al concetto di agricoltura passando dai trattamenti alla salute della pianta alla maturazione del frutto.

 

Il prototipo, infatti, consente di monitorare e registrare ad intervalli orari lo sviluppo vegetativo e produttivo delle piante. E’ un sistema di monitoraggio autonomo, basato su una scheda elettronica, che si compone dei sensori classici di una stazione meteo, quali anemometro, pluviometro, bagnatura fogliare, termoigrometro, integrati da due fotocamere combinate in grado di rilevare tutto lo spettro di luce visibile e termica.

 


Durante la presentazione del prototipo la dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Annapaola Rizzoli, ha sottolineato la peculiarità della Fem ossia quella di promuovere e sostenere l’integrazione tra ricerca di base, ricerca applicata, trasferimento tecnologico, sviluppo economico e formazioni a tutti ii livelli. Sono seguiti gli interventi di Alessandro Gretter che ha presentato l’iniziativa EIT-Climate Kic che ha finanziato il progetto PhenoPicam e di Roberto Zorer (FEM), Alessandro Matese (CNR -Istituto di Biometeorologia di Firenze) e Davide Rattin (YetiPi di Laives) che hanno sviluppato il prototipo illustrandone caratteristiche e potenzialità. 

 

Le immagini temporizzate, accompagnate da dati meteorologici – hanno spiegato gli esperti- serviranno per ottimizzare i sistemi di produzione riducendo i costi sia economici che ambientali in termini di numero e tempistica dei trattamenti fitosanitari, attività di monitoraggio in campo, uso dell'acqua.

 

“Ogni anno - hanno spiegato gli sviluppatori - centinaia di frutteti e vigneti non trattati, chiamati testimone, vengono periodicamente controllati sul territorio provinciale, al fine di verificare la presenza e la virulenza delle principali malattie fungine (ticchiolatura, peronospora, oidio) in assenza di trattamenti fitosanitari. Nonostante i controlli periodici e i modelli disponibili, lo sviluppo di queste malattie fungine e la loro variabilità nel tempo e nello spazio, tra zone diverse e talvolta all’interno dello stesso appezzamento, rimane spesso imprevedibile. D’altra parte, un aumento della frequenza dei controlli farebbe lievitare significativamente i costi. Proprio per supportare l'attività di monitoraggio è stato sviluppato questo prototipo”. 

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