L'Hackathon trentino vince il ''Premio Uefa per Innovazione e Creatività"
L'iniziativa, un vero e proprio laboratorio di produzione di idee, contenuti e progetti orientati all´innovazione, era stata promossa dalla Figc in collaborazione con la Provincia di Trento, Università di Trento, Trentino Sviluppo ed Eit Digital

TRENTO. “Un premio Uefa per l'innovazione e la creatività”. A vincerlo è la Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) nella categoria “Engagement” con l’Hackathon di Trento, l'iniziativa promossa in collaborazione con la Provincia di Trento, Università di Trento, Trentino Sviluppo ed Eit Digital.
Si è trattato del primo hackathon sul calcio in Italia, il primo organizzato dalla Figc, il secondo a livello internazionale (dopo l´hackathon del Manchester City) ed il primo mai realizzato da una federazione calcistica a livello internazionale.

L´hackathon rappresenta un vero e proprio laboratorio di produzione di idee, contenuti e progetti orientati all´innovazione, finalizzati ad arricchire il patrimonio culturale calcistico attraverso un variegato ventaglio di competenze ed esperienze.
Il Premio che ha ricevuto la Figc rientra nell’iniziativa “Uefa Grow Award” ha lo scopo di premiare, dare endorsement a iniziative e successi delle associazioni nazionali (in altre parole le Federazioni Calcistiche appartenenti alla Uefa stessa) e di comunicare modelli di buone prassi da tutta Europa. Un record di 106 candidature sono state sottoposte da 44 Associazioni Nazionali (su 55 Federazioni che compongono l’Uefa) ad una giuria di esperti. Il programma promuove e sviluppa il calcio in tutta Europa perché questo è un pensiero centrale per la Uefa e le sue 55 associazioni.
“La collaborazione tra mondo sportivo, mondo della ricerca applicata e mondo universitario può rappresentare un circolo virtuoso, soprattutto in Italia – ha affermato Paolo Bouquet, delegato del rettore per lo Sport, Università di Trento - e questa dimensione trasversale di innovazione e sport è spesso sottovalutata, ma ha potenzialità enormi. Insieme alla Figc abbiamo vinto la sfida dell'hackathon a livello Uefa, ma è già tempo di pensare a nuove sfide per il futuro che permettano di valorizzare l'inestimabile patrimonio di persone, conoscenza e tecnologie che il primo Hackathon ha messo insieme per la prima volta in Italia”.

Fondamentale è stato coniugare il calcio con scienza e tecnologia, oltre che con passione e partecipazione. “I nuovi media – ha spiegato il professor Carlo Alberto Carnevale Maffè coordinatore Scientifico, Hackathon Figc - non sono solo un diverso canale di visione delle partite, ma una vera e propria rivoluzione del rapporto tra istituzioni sportive, club e appassionati. Per le Federazioni, mantenere un dialogo costante con il mondo dell’innovazione tecnologica è quindi indispensabile per governare il cambiamento in corso e assicurare l’aggancio alle opportunità fornite dai social network, dai big data e dall’intelligenza artificiale”.
A sottolineare il metodo di open innovation che la Figc ha abbracciato è stato invece Francesco Anesi, coordinatore istituzionale di Hackathon Figc. “Non posso che ringraziare le istituzioni che hanno reso possibile questa sinfonia polifonica, un coro a più voci, una piattaforma di dialogo che ha portato alla vittoria del ‘Premio Uefa per Innovazione e Creatività’”.