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La casa diventa un'assistente virtuale. Università e Azienda sanitaria assieme per aiutare gli anziani

E' il progetto “Captain - Coach Assistant via Projected and TAngible INterface” vede la partecipazione di 15 partner pubblici e privati europei. Si cercano volontari con più di 60 anni di età

foto ©GiovanniCavulli
Pubblicato il - 19 ottobre 2018 - 21:19

TRENTO. Rendere più facile e autonoma la vita degli anziani trasformando la casa in un’assistente virtuale, appositamente progettata per mantenere la loro indipendenza e per aiutarli a preservare il benessere fisico, cognitivo, mentale e sociale.

Questo l'obiettivo del progetto messo in campo dall'Università di Trento e dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e per il quale si cercano ora volontari, con più di 60 anni di età.

 

Captain - Coach Assistant via Projected and TAngible INterface” è un progetto che vede la partecipazione di 15 partner pubblici e privati europei, coordinato dall’Università di Salonicco e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma H2020. L’Italia partecipa con tre partner trentini: l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, il Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università degli studi di Trento e Social IT un’azienda informatica del settore servizi alla sanità.


Attraverso Captain si intende sviluppare il prototipo di una tecnologia, costituito da componenti hardware e software, destinata ad assistere e motivare le persone anziane nelle attività quotidiane attraverso un sistema di guida intelligente, supportato da algoritmi di intelligenza artificiale, in grado di interagire con l’utente mediante un’interfaccia basata sulla realtà aumentata.

 

Il sistema da sviluppare proietterà suggerimenti visivi su qualunque tipo di superficie presente nella casa come ad esempio pareti, soffitti, superfici del mobilio, pavimenti.

 

Queste indicazioni saranno il prodotto degli algoritmi di intelligenza artificiale che processeranno una moltitudine di segnali provenienti da specifici sensori ambientali (sistemi di ripresa nel campo del visibile/ultrasuoni/Infrarossi).

 

L’interazione avverrà anche tramite il rilevamento della gestualità della persona, l’utilizzo di interfacce tangibili, sistemi di riconoscimento vocale e il riconoscimento delle emozioni. La tecnologia da realizzare sarà il meno possibile intrusiva.

 

La tecnologia di Captain sarà creata attraverso la partecipazione di utenti volontari fin dalle prime fasi di progettazione, in modo da raccogliere dagli interessati i requisiti o bisogni. L’impegno richiesto prevede incontri periodici con i professionisti dell’ospedale riabilitativo Villa Rosa o la compilazione di questionari da casa propria per circa un anno e mezzo.

 

 

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