Il Muse compie cinque anni, tutto pronto per la festa e lancia la realtà aumentata per scoprire tutti i segreti dei dinosauri
Questa nuova tecnologia per confermare l'approccio multidisciplinare e innovativo del Museo delle scienze. Lanzinger: "Un’occasione per valorizzare le eccellenze creative del nostro territorio e inaugurare una nuova era per il museo improntata sul futuro e sulla tecnologia"

TRENTO. “Non celebrare ma festeggiare”: con questo motto Michele Lanzinger, direttore del Muse, ha voluto iniziare la presentazione dell’intenso programma #MU5E per la grande festa di compleanno del Muse che si terrà venerdì 27 luglio a partire dalle 17.
Cinque anni, 1.826 giorni, 261 giorni, 43.824 ore sono passate da quando il museo di scienze di Trento ha aperto i battenti per la prima volta: venerdì si festeggerà innanzitutto questo traguardo.

Ma non solo, “Sarà un’occasione per valorizzare le eccellenze creative del nostro territorio ed inaugurare una nuova era per il museo improntata sul futuro e sulla tecnologia, perchè l’evoluzione continua”, prosegue Lanzinger.
Infatti da sempre il Muse adotta un approccio multidisciplinare alla comunicazione scientifica, nel quale l’intreccio di arte e scienza è fonte di grande stimolo.
Così in cinque anni il Muse è diventato un marchio conosciuto a livello internazionale, capace di dare spazio alle più svariate professioni legate alla ricerca e di incentivare lo sviluppo della nostra industria culturale. “Uno spazio inclusivo di diversità, diventato punto di coesione - dice il direttore - in grado di conquistare grandi e piccoli, registrando 500 mila presenze l’anno”.
Un museo, quindi, il cui fine non è solo informare il visitatore, ma renderlo più consapevole di ciò che lo circonda, facendolo in modo divertente ed interattivo e la Realtà Aumentata è diventata la chiave per concretizzare questo obiettivo.
Venerdì sarà possibile infatti provare in anteprima la nuova app “GO!Muse”, un avanzato sistema di Realtà Aumentata che permetterà ai visitatori di collocare virtualmente negli spazi del museo modelli 3D di grande complessità, realizzati in collaborazione con “paleoartisti” di fama internazionale come Davide Bonadonna e Fabio Manucci.
Nello specifico si potrà avere la possibilità di vedere come apparivano e si muovevano, in vita, gli animali preistorici ospitati dal museo: un’esperienza emozionante che proietterà il visitatore al tempo dei dinosauri, soltanto inquadrando con lo schermo del tablet lo scheletro di questi animali ormai estinti.
Nel device saranno disponibili poi due tour per sperimentare questa modalità: uno dei rettili preistorici e uno dedicato al Big Void, il grande spazio vuoto che attraversa gli spazi espositivi del Muse.

Ma le novità di questa tecnologia sviluppata da Google non si fermano però alla ricostruzione di modelli 3D: grazie al Vps (Visual Positioning Service) si potrà usare i dispositivi come dei “navigatori Gps per interni” per farsi accompagnare con grande precisione lungo i percorsi tematici e di vedere fluttuare virtualmente sopra alcuni oggetti in esposizione le informazioni d’approfondimento, come didascalie e immagini.
Un elemento questo, di grandissimo vanto per il museo trentino soprattutto considerando che, come ricorda il mediatore scientifico Davide Dalpiaz, “le tecnologie digitali portatili sono sì ormai mature per incrementare le modalità di visita multimediale nei musei, ma sono ancora poche le strutture che ne fruiscono”. In Italia, finora, solo il Muse ha adottato concretamente l’uso di Realtà Aumentata.
Oltre ad attività d’approfondimento preistorico e paleontologico, con protagonisti rettili e dinosauri, saranno poi presenti anche laboratori il cui tema sarà l’altro filo conduttore della serata: l’astronomia.
Il 27 luglio infatti è un giorno da segnarsi in agenda anche perché si potrà assistere a un fenomeno naturale unico come l’eclissi lunare più lunga degli ultimi 100 anni. Per l’occasione il Muse si trasformerà in un punto d’osservazione privilegiato per vivere lo spettacolo della Luna rossa.
Il programma serale, che parte dalle 21, incentrato proprio sull’eclissi lunare, prevede anche lo spettacolo musicale “Sette modi di scalare la Luna”: un’opera onirico-evocativa appositamente commissionata dal Muse al giovane compositore trentino Nicola Segatta.
Un crescendo da piano a fortissimo che procede a pari passo con l’eclissi, proiettata in diretta sulla parete esterna del museo. L’opera comprenderà inoltre danze in assenza di gravità che contribuiranno a rendere la composizione musicale particolare non solo dal punto di vista sonoro, ma anche visivo. Inoltre in contemporanea l’arrampicatore ed alpinista Manolo tenterà l’impresa unica di “scalare” il Muse.
E se non sarete ancora stanchi, dopo il momento “pop” della classica canzoncina di Buon Compleanno in cui si ricorderanno in confidenza gli aneddoti e le curiosità legate al Muse, nel cuore della notte il grande prato del museo si trasformerà in un dancefloor di luci e musica con il Dj set di Ema Stokholma che assieme a Vj Takehiko accompagnerà il pubblico con il suo sound fino alle 2 di notte.
Anche il cibo in questa serata non mancherà, altrimenti che festa sarebbe? Per tutta la sera infatti sarà attivo un servizio di ristoro a km zero e non, come le specialità proposte dai food truck, simpatici camioncini itineranti originariamente diffusi nelle città californiane, che dalla West Coast hanno conquistato le piazze e le città d’Italia.