A Sociologia è stata riaperta un'aula autogestita. L'Università: ''Lo spazio deve essere di tutti gli studenti''
A marzo di quest'anno il direttore Diani aveva deciso la chiusura dell'aula dopo le polemiche sugli Alpini. Gli studenti: "Questi sono gli unici luoghi in cui poter sviluppare e costruire un sapere"
TRENTO. Questa mattina al dipartimento di Sociologia è stato riaperto un nuovo spazio autogestito per gli studenti. Si tratta sempre dell'aula che il direttore Mario Diani aveva deciso di chiudere ad inizio anno perché le frequentazioni erano diventate perlopiù riservate a gruppi riconducibili all'area anarchica e comunque a senso unico impedendo che lo spazio fosse effettivamente usato da tutti gli studenti.

La decisione da parte della dirigenza del dipartimento di ridare un nuovo spazio in autogestione agli studenti era già stata presa alcune settimane fa, spiegano dall'Università, in accordo anche con i rappresentanti degli studenti uscenti a patto che lo spazio fosse messo effettivamente a disposizione di tutti gli studenti. L'apertura non è avvenuta immediatamente perché serviva del tempo per eseguire dei lavori di manutenzione. Le continue richieste degli studenti hanno però fatto acellerare i tempi.
Questo il comunicato diffuso su Facebook dall'Assemblea Universitaria di Lotta e Autogestione.
“Il percorso di lotta delle studentesse e degli studenti per lo Spazio Autogestito nasce il 15 novembre 2018 quando in un’affollata assemblea svoltasi nell’atrio interno di Sociologia si riunirono diverse persone mosse dalla necessità e dalla volontà di riconquistare uno spazio autogestito all’interno del dipartimento che fu chiuso a maggio 2018, a seguito dell’occupazione della facoltà per protesta contro l’Adunata degli Alpini e i rapporti di collaborazione tra Unitn e industria bellica. I numerosi interventi hanno posto in luce come uno spazio autogestito non sia un vezzo, un capriccio studentesco ma un bisogno concreto e pressante per chi come noi quotidianamente vive Unitn e passa all’interno delle sue mura gran parte delle sue giornate.
L’ università contemporanea è ormai diventata un luogo in cui l’unico sapere che viene trasmesso e tollerato è quello utile al mantenimento e alla sua rigenerazione attraverso il quale plasmare le e gli student* la cui vita universitaria si è ridotta alla produzione cfu. All’interno di questo quadro gli spazi autogestiti interni ai dipartimenti sono ancora più preziosi perché sono gli unici luoghi in cui poter sviluppare e costruire un sapere che sia in grado di guardare criticamente al presente e in cui poter sperimentare forme culturali e politiche alternative a quelle che le istituzioni ci vogliono imporre.
La nostra voglia di veder soddisfatto questo bisogno ci ha spint*, a partire dal 21 novembre 2018, ad avviare l’esperienza dell’Atrio Autogestito per far conoscere a quante più persone possibili il nostro percorso e l’idea che abbiamo di cosa sia e cosa rappresenti per noi l’autogestione. In questi giorni il calendario di attività è stato molto ricco. Dalle colazioni collettive ai pranzi sociali. Dalle autoformazioni alle proiezioni di film e documentari. Dai momenti di libera socialità alle assemblee di lotta. Le persone che hanno attraversato l’Atrio Autogestito sono state davvero tante e questo dato più di mille polemiche è la dimostrazione del fatto che uno spazio autogestito all’interno di Sociologia è più che mai necessario.
Dopo nove giorni di lotta le studentesse e gli studenti per lo Spazio Autogestito sono riuscit* a conquistare uno spazio che inaugureremo lunedì. Lunedì 03/12 invitiamo tutt* a ritrovarci davanti a Sociologia alle 08:00 per entrare tutt* insieme nel nuovo spazio autogestito".