Trento è la quinta città più smart d'Italia per l'ICity Rate. Maule: "Siamo la prima di medie dimensioni"
Assieme a Bergamo il capoluogo trentino è stata la sorpresa di questa edizione. L'anno scorso era ottava. Decisivi per la risalita sono risultate le voci gestione dei rifiuti urbani, turismo, cultura e politiche di contrasto alla povertà

MILANO. Il primo posto per la gestione dei rifiuti urbani e la top ten tra le città italiane per turismo, cultura (9°) e politiche di contrasto alla povertà (10°). Sono questi gli ambiti di policy che hanno spinto Trento a guadagnarsi tre posizioni in un solo anno nella classifica delle città più Smart. Risultato: "Siamo la prima città dietro ai mostri sacri Milano, Bologna, Firenze e Venezia - spiega l'assessora competente del Comune di Trento Chiara Maule - quelle città, tra l'altro, che hanno accesso ai fondi stanziati per le città metropolitane. Quindi direi che il risultato è davvero ottimo".
Chiara Maule a Milano è anche salita sul palco per l'edizione 2017 degli ICity Lab dove è stato presentato anche l'ICity Rate (il Rapporto annuale realizzato da ForumPA per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti). L'assessora all'innovazione del Comune di Trento è intervenuta per un intervento sulle "città circolari" e nel pomeriggio sul tema delle risorse e delle "piattaforme che favoriscono la partecipazione" ed ha ricevuto i complimenti di tutti.
Uno dei fiori all'occhiello di Trento è il fatto di essere l'unica città italiana ed europea che può fregiarsi del titolo di Smart City, insieme solo ad altre quattro città del mondo: Guadalajara (Messico), Kansas City (Stati Uniti), Casablanca (Marocco) e Wuxi (Cina). "Tutti hanno riconosciuto il fatto che Trento si trova in cima alle graduatorie nazionali non solo perché è una città tra le più vivibili del Paese - prosegue Maule - ma soprattutto perché investe in ricerca e innovazione. Risorse importanti che generano tante ricadute sul territorio in ogni settore".
Qui il tweet di Paolo Testa direttore di Cittalia, l'ufficio studi dell'Anci che cita la nostra assessora con Giorgio Gori e Giacomo Angeloni (sindaco e assessore di Bergamo che ha guadagnato 5 posti arrivando al sesto)

Innovazione e rigenerazione sono le parole chiave attorno alle quali ruota ogni policy analizzata. Cosa vuol dire? Che oltre agli investimenti per fare cose nuove e innovative nei diversi ambiti (rifiuti, ambiente, turismo etc.) si guarda anche a quanto si è riuscito a fare per "rigenerare" quanto già esiste. Prima, tra le 106 città analizzate, come detto è Milano che ha nei punti crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca/innovazione, trasformazione digitale i suoi elementi di lustro anche se il capoluogo lombardo, rispetto al passato, è avvicinata e di molto da Bologna, la seconda in classifica per delle voci molto negative (97esimo posto per consumo di suolo e 98esimo posto per qualità dell'aria). In coda alla classifica, invece, le città del Sud con Trapani all'ultimo posto preceduta da Vibo Valentia, Caltanissetta, Agrigento, Crotone, Catanzaro.

Per Trento si tratta di un "ritorno" nella top five. L'anno scorso, infatti, si era verificato uno scivolone che l'aveva portata all'ottavo posto mentre nel 2013 era riuscita a guadagnare addirittura il primo posto.