Fine vita, anche Mina Welby agli incontri su bioetica e biodiritto organizzati dall'università di Trento
Oggi, martedì 17 ottobre alle 16, al Dipartimento di Lettere e Filosofia l'incontro con la presidente dell'associazione Luca Coscioni. Il docente trentino Casonato: "La bioetica e il biodiritto contemporanei sono scossi da una serie di questioni, da quelle più tradizionali a quelle più innovative"

TRENTO. Sono spesso definiti temi 'divisivi', quelli che dividono appunto le coscienze, che implicano questioni morali e che fanno dibattere scienza e religione su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Di questo si occupa la bioetica, e della declinazione legale e legislativa, quando poi sono le norme a dover legalizzare o punire, si occupa il biodiritto.
Di bioetica e biodiritto, all'interno di un ciclo di incontri interdipartimentali, se ne occuperà l'Università di Trento su iniziativa delle cattedre di bioetica al Dipartimento di Lettere e Filosofia e di biodoritto a Giurisprudenza. Con gli studenti parleranno quattro relatrici e un relatore, e gli appuntamenti saranno tre (martedì 17, mercoledì 18 e martedì 24 ottobre dalle 16 alle 20 a Lettere).
I primi due incontri, a cui parteciperanno Mina Welby (presidente dell’Associazione Luca Coscioni), Andrea de Bertolini (presidente dell’Ordine degli avvocati di Trento), Francesca Marin (filosofa dell’Università di Padova) e Loreta Rocchetti (medico, esperta in bioetica), saranno dedicati alle tematiche più attuali relative al fine-vita.
Il terzo incontro, invece, vedrà la partecipazione di Giulia Cavaliere (ricercatrice al King's College di Londra) e tratterà delle più recenti sfide legate alla ricerca su embrioni e cellule staminali.
"La bioetica e il biodiritto contemporanei sono scossi da una serie di questioni, da quelle più tradizionali a quelle assolutamente innovative» spiega Carlo Casonato, docente a Giurisprudenza. "Fra le prime può ricordarsi come sia in discussione alla Commissione Sanità del Senato un disegno di legge in tema di consenso e disposizioni anticipate".
"Approvato alla Camera, rischia ora di rimanere sotterrato dagli oltre 3mila emendamenti proposti. In tema di eutanasia, inoltre, Marco Cappato dovrà rispondere in tribunale del reato di assistenza al suicidio, che prevede fino a dodici anni di carcere, per aver accompagnato dj Fabo a morire in Svizzera".
Ma oltre al fine vita c'è anche il grande tema della tecnologia. "Fra le questioni tecnologicamente più innovative, invece, una potente tecnica di gene editing (CRISPR-Cas 9) sta suscitando dilemmi etici e giuridici profondi, mentre la robotica, al pari delle neuroscienze, pone interrogativi riguardo, ad esempio, alla nostra identità, all’intelligenza umana rispetto a quella artificiale, oltre che ad altre possibili forme di personalità giuridica".