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Scivola in un canalone su una lingua di neve ghiacciata (per decine di metri) e non riesce più a risalire: 27enne ritrovato in ipotermia

L'elicottero ha calato il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino con una verricellata di circa 30 metri al suolo: la persona non presentava traumi e contusioni, ma non riusciva più a risalire da quel punto ed era molto ipotermica

Di S.D.P. - 13 gennaio 2025 - 12:03

LUSEVERA. Due escursionisti sono scivolati sul ghiaccio nella giornata di ieri, 12 gennaio, mentre si trovavano in due diverse zone del Friuli Venezia Giulia. Gli incidenti in quota sono avvenuti a poche ore di distanza l'uno dall'altro. 

 

La prima chiamata ai soccorsi è arrivata dalla zona di Lusevera. Un 27enne, che si trovava sul sentiero 727 del Monte Zaiavor, era scivolato per una ventina di metri lungo un canale su una lingua di neve ghiacciata. Aveva perso aderenza a quota 1.320 metri scivolando giù e fermandosi su un tratto meno ripido.

 

La Sores ha quindi attivato la stazione di Udine del Soccorso alpino e l'elisoccorso regionale. L'elicottero ha calato il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino con una verricellata di circa 30 metri al suolo: la persona non presentava traumi e contusioni, ma non riusciva più a risalire da quel punto ed era molto ipotermica.

 

È stato velocemente prelevato con il triangolo di evacuazione e consegnato all'ambulanza che attendeva al campo base di Pradielis dove c'erano due soccorritori che poi sono andati incontro al compagno di escursione. La persona tratta in salvo è stata portata all'ospedale di Tolmezzo per verificare l'ipotermia.

 

Negli stessi minuti è arrivata un'altra chiamata al Nue112 dalla strada che conduce ai Piani del Montasio (Chiusaforte) lungo la quale, in prossimità di una delle curve, un uomo della Bassa Friulana del 1965 era scivolato in discesa, anche lui sulla neve ghiacciata/dura, impattando al suolo e riportando la frattura di una caviglia.

 

La Sores ha attivato la stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino, la Guardia di Finanza e l'ambulanza. I soccorritori si sono avvicinati finché la strada lo permetteva e poi hanno proseguito a piedi con la barella da neve al seguito sulla quale, assieme al medico del Soccorso alpino, hanno bloccato l'arto e stabilizzato il ferito, portandolo a valle. 

 

Il Soccorso alpino invita a fare molta attenzione sui sentieri nelle giornate in cui la temperatura è molto bassa e a dotarsi della giusta attrezzatura, perché i tratti ghiacciati - dopo che è piovuto sulla neve e si sono abbassate le temperature - sono molto insidiosi e non bastano le catenelle, soprattutto nei tratti ripidi.

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