Pericolo valanghe "marcato", vento forte e neve fresca creano condizioni insidiose in montagna: il bollettino ufficiale
Il Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto aggiorna sul pericolo valanghe: "Da domani, giovedì 9 gennaio, pericolo valanghe di grado 3, marcato, sulle Prealpi"

BELLUNO. Le recenti nevicate, accompagnate dai forti venti dai quadranti occidentali, hanno creato condizioni di rischio per gli appassionati di montagna.
Si conferma il pericolo di valanghe moderato (grado 2) per le Dolomiti, mentre per le Prealpi il pericolo di valanghe è stimato marcato (grado 3) oltre i 2.000 metri, moderato (grado 2) alle quote inferiori.
E' il Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto a ribadirlo attraverso un post sui propri canali social.
In generale il pericolo di valanghe interessa gli ambiti non controllati della montagna anche se non si escludono possibili singoli eventi valanghivi di magnitudo ridotta difficilmente prevedibili.
La neve "ventata" (quella neve che, a causa dell'azione del vento, viene spostata e ridistribuita dal suo luogo di deposito originale) deve essere aggirata con prudenza. I punti pericolosi si trovano soprattutto nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza, così come alla base di ripide pareti rocciose per quanto riguarda i distacchi spontanei.
Domani, giovedì 9 gennaio, la nuvolosità condizionerà la visibilità e in caso di white-out sarà necessaria molta esperienza per identificare la traccia corretta.
Sopra i 1.600 metri di quota, sulle Dolomiti sono caduti 20-30 centimetri di neve fresca, mentre sulle Prealpi i quantitativi risultano superiori, con punte di 40 centimetri a 1.900 metri. I venti, da moderati a forti, hanno ridistribuito la neve a debole coesione, creando lastroni soffici facilmente individuabili, ma che possono distaccarsi anche con un debole sovraccarico.
Nei versanti in ombra, i lastroni da vento poggiano su strati deboli persistenti della neve vecchia, aumentando la probabilità di valanghe provocate che potrebbero raggiungere medie dimensioni. Sui pendii più ripidi, invece, la neve fresca può causare valanghe spontanee, generalmente di piccole dimensioni, soprattutto durante le ore più calde della giornata.
Per domani, giovedì 9 gennaio, sono attese nuove nevicate, deboli sulle Dolomiti (5-10 centimetri oltre i 1.600 metri) ma più abbondanti sulle Prealpi, dove si prevedono accumuli fino a 30 centimetri oltre i 2.000 metri. L’arrivo di un rinforzo dei venti favorirà la formazione di nuovi lastroni da vento e l’accrescimento di quelli già esistenti.