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La figlia 16enne gli salva la vita dopo una rovinosa caduta in montagna: "Senza il suo coraggio non sarei qui"

Dopo aver assistito alla caduta del padre, scivolato per oltre cento metri, Viola, una ragazza di appena 16 anni, ha percorso diversi chilometri al buio, con una mano fratturata a causa di una precedente caduta, e persino camminando per oltre mezz’ora sulla neve con un piede nudo per poter raggiungere il paesino e lanciare l’allarme: “Viola è stata eroica. Ha superato la paura, il dolore e le difficoltà per salvarmi. Non smetterò mai di ringraziarla"

(foto e video soccorso alpino valdostano)
(foto e video soccorso alpino valdostano)
Pubblicato il - 06 gennaio 2025 - 16:18

TRENTO. "Senza il coraggio di mia figlia Viola non sarei qui". 

 

Comincia con queste parole il racconto di Marco Menichetti, 56 anni, ex assessore di San Donato Milanese

 

Sabato durante un trekking sulla neve in Valsesia, l'uomo è rimasto gravemente ferito dopo una rovinosa caduta. A salvarlo, con grande coraggio, è stata la figlia Viola, di soli 16 anni

 

"In quel canalone, al freddo e al buio, ho avuto paura di non sopravvivere. Ho perso molto sangue, avevo fratture multiple ed ero allo stremo. Mia figlia è stata eroica, ha cercato di coprirmi, proteggermi dal freddo e prestarmi i primi soccorsi. Poi è corsa giù a valle, da sola, per chiedere aiuto", ha detto Menichetti dall'ospedale di Aosta al Corriere della Sera.

 

Menichetti e la figlia si trovavano a Carcoforo, piccolo comune in provincia di Vercelli, per trascorrere un weekend immersi nella natura. La loro meta era il sentiero che collega il paese al rifugio Alpe Massero, un percorso considerato semplice ma durante il quale, complice la tanta neve, i due hanno perso l'orientamento.

 

Nel tentativo di ritrovare la strada, Menichetti ha messo male un piede ed è scivolato per circa cento metri in un canalone. La caduta gli ha provocato fratture multiple, un trauma cranico e la lussazione di alcune costole. Viola, senza esitazione, si è lanciata verso il padre per prestargli i primi soccorsi, coprendolo per proteggerlo dal freddo. Poi, su richiesta dello stesso Menichetti, è partita da sola alla ricerca di aiuto.

 

 

La giovane, nonostante la frattura a una mano causata da una precedente caduta, ha percorso diversi chilometri al buio, con la sola torcia del cellulare a farle luce. Durante la discesa ha persino perso uno scarpone, camminando per oltre mezz’ora sulla neve con un piede nudo. Dopo un cammino estenuante, Viola è riuscita a raggiungere Carcoforo e a lanciare l’allarme. Grazie alle indicazioni precise della ragazza, il Soccorso Alpino ha individuato la posizione del ferito.

 

I soccorsi, complicati dal meteo avverso, sono arrivati solo due ore e mezza dopo la chiamata. Menichetti è stato recuperato con il verricello e trasportato all'ospedale Parini in stato di ipotermia avanzata, con una temperatura corporea scesa a 35 gradi.

 

Anche Viola è stata portata in ospedale per curare le escoriazioni e la frattura alla mano. Entrambi sono ora fuori pericolo.

 

“Devo la vita a mia figlia e ai soccorritori - ha aggiunto Menichetti -. Viola è stata eroica. Ha superato la paura, il dolore e le difficoltà per salvarmi. Non smetterò mai di ringraziarla".

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