Il bianco sotto, il bosco (senza neve) sopra (FOTO): “A volte il mondo si capovolge”. Ecco la spiegazione dell'insolito fenomeno
Il post è stato condiviso sui social da Meteo & Radar Italia e mostra gli effetti dell'inversione termica nella zona di Artesina e Prato Nevoso, in Piemonte: sotto una certa quota infatti, la presenza di uno strato nebbioso (con temperature sotto lo zero) ha portato alla formazione di galaverna, imbiancando il paesaggio. Sopra, con temperature più alte, i boschi sono invece rimasti 'marroni'

ARTESINA. La neve sotto, il bosco 'nudo' al di sopra. A prima vista, le immagini che arrivano dalla zona di Artesina e Prato Nevoso, in Piemonte, sembrerebbero 'ritoccate' dall'intelligenza artificiale, ad invertire il 'giusto' ordine che normalmente ci si aspetta di trovare in quota: il manto bianco sulle cime e, a scendere, la vegetazione che si fa via via più scura fino allo stacco tra le aree innevate e quelle dove le precipitazioni sono state invece piovose.
Come riporta Meteo & Radar Italia su Facebook però, nel condividere le interessanti foto scattate ieri in Piemonte: “No, non è Ai. A volte il mondo si capovolge e fa più caldo in quota che nei bassi strati. Queste foto rappresentano in maniera eccezionale il concetto di inversione termica. Sotto una certa quota era presente uno strato nebbioso, con temperature sotto lo zero, che ha portato alla formazione di galaverna, imbiancando il paesaggio. Sopra tale quota la temperatura risultava ben più elevata, in contesto di assenza di nebbia, quindi fuori dallo strato di inversione con il paesaggio che è rimasto marrone”

Una valutazione che condivide il dottor Giacomo Bertoldi, di Eurac Research, contattato da il Dolomiti. In diverse zone del Nord Italia infatti si sono registrate inversioni termiche importanti: “A Novara, per esempio – dice l'esperto, membro anche dell'associazione Meteo Trentino Alto Adige – oggi le temperature sono state negative tra i 700 e i 1100 metri di quota, per poi salire sopra lo zero”. Tra Liguria e Piemonte, tra Cuneese e Valli Orba/Erro, dice Limet, sono poi stati ancora registrati oggi fenomeni di gelicidio, con sacche di aria fredda rimaste nei fondovalle con temperature negative e sopra lo zero in quota.

“Una distinzione – conclude Bertoldi – va però fatta tra galaverna e gelicidio: il primo fenomeno si verifica in presenza di nebbia, che congela sulle piante come si è visto nelle foto condivise all'interno del post, il secondo invece in presenza di pioggia, che si gela a contatto con l'aria prossima al suolo a temperature inferiori allo zero. Il fenomeno dell'inversione termica è molto comune di inverno nelle pianure, nelle conche e nei fondovalle. È raro che sia così netta e la galaverna ne evidenzia in maniera chiara il limite. Per via dell'arrivo di aria calda in quota, pioverà domani fino a quote piuttosto alte per la stagione".