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Dall'innevamento delle piste al marketing per promuovere una destinazione, ecco come vengono usati i soldi degli skipass

Quanto incidono sul prezzo degli skipass la manutenzione degli impianti, l'innevamento, la gestione della destinazione?

Di Luca Andreazza - 01 gennaio 2025 - 20:49

TRENTO. Vi siete mai chiesti come si arriva a confezionare il prezzo degli skipass? A questa domanda ha cercato di rispondere 20 Minuten, quotidiano svizzero, che si affida allo studio "Situazione finanziaria degli impianti di montagna svizzeri" così come al report annuale della società impianti del comprensorio di Arosa Lenzerheide. Quanto incidono la manutenzione degli impianti, l'innevamento, la gestione della destinazione? 

 

Attualmente uno skipass adulto per sciare lungo le piste del comprensorio costa 84 franchi (circa 89 euro), se acquistato online. Circa il 45% viene utilizzato per compensare le politiche tariffarie che riguardano riduzioni e sconti.

 

L'early booking consente di risparmiare qualcosa sul prezzo, mentre si paga la tariffa piena il giorno stesso. Per i gruppi, le scuole e i bambini il prezzo dello skipass è più basso, così come si acquista un plurigiornaliero. Sono tanti i fattori che influenzano il valore del ticket, ma sostanzialmente si possono detrarre 36 franchi (circa 38 euro) per compensare le varie scontistiche.

 

Il peso della gestione e della manutenzione impianti si aggira sui 23 franchi (24 euro), mentre il valore della preparazione delle piste si attesta a circa 8 franchi, altrettanto per la voce di spesa che riguarda il ricorso ai sistemi di innevamento programmato. A questo si aggiungono circa 3 franchi per la sicurezza (soccorso permanente, barriere, segnaletica e personale di controllo). Altri 4 franchi sono destinati al marketing e alle infrastrutture informatiche. 

 

In pratica per ogni skipass staccato l'utile è di 1,70 franchi. Si stima che con 1,4 milioni di ospiti nella stagione invernale 2023/24 si ottenga un profitto teorico di circa 2,4 milioni di franchi dalla vendita dei ticket.

 

Un quadro, spiega Anef a il Dolomiti, che potrebbe calzare anche per il Trentino Alto Adige. Dati che andrebbero parametrati a costi della vita e stipendi diversi. Altre considerazioni degli impiantisti riguardano poi il prezzo medio, inferiore, rispetto a quelli praticati a nord delle Alpi.

 

Infine Anef evidenzia che ci sono costi maggiori, la tradizione nel preparare le piste è più accurata in Italia. Inoltre la copertura dell'innevamento, per esempio, è del 75% circa (in moltissimi casi si raggiunge il 100% della superficie sciabile) mentre nel 1990 solo l'1% dei tracciati svizzeri era innevato, un dato che negli anni è salito, fino al 54% della stagione scorsa.

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