Con tre mitici "Ciao" sulle Dolomiti per andare a sciare: l'avventura di tre giovani amici tra salite, neve e nostalgie vintage. "E siamo pronti a una nuova impresa"
Un'avventura nata con il ritrovamento di tre Ciao, poi rimessi a nuovo dall'ingegnere del gruppo: "Li abbiamo scovati in condizioni disastrose. Uno in un garage e un altro addirittura in un pollaio. Era una sfida già farli partire"

VERONA. Sci, sacco a pelo, spirito avventuriero e un mezzo che ha fatto storia: il mitico Ciao della Piaggio.
È così che tre amici veronesi hanno deciso di affrontare un’insolita avventura verso le Dolomiti, trasformando una semplice gita per andare a sciare in montagna durante le festività in un viaggio "epico" che ha fatto il giro del web spinto dalla sua immediata "viralità".
I protagonisti sono Marco Brentegani, 25 anni, suo fratello Matteo, 22, e Filippo Bellisola, 30. E tra il 27 e il 29 dicembre l'avventura si è consumata tra curve, freddo e passi alpini, tutta a bordo di tre Ciao d’epoca recuperati e rimessi in sesto.
"L'idea è nata quasi per scherzo - racconta Marco a Il Dolomiti -, una sfida tra di noi amanti dell'avventura: così abbiamo deciso di recuperare questi motorini e raggiungere passo Valles. Consapevoli del fatto che in questo caso, come quasi sempre, la bellezza del viaggio non è nel raggiungere la meta, ma nel viaggio stesso".
Marco, è fotografo "d'avventura" abituato a scenari outdoor mozzafiato: ad "operare" sui Ciao per rimetterli in sesto è stato Matteo, giovane ingegnere. "Li abbiamo scovati in condizioni disastrose", ammette Marco. "Uno in un garage e un altro addirittura in un pollaio. Era una sfida già farli partire".
E così il 27 dicembre la spedizione è partita da Verona, passando per la Val d’Adige fino a Cavalese, dove il trio ha pernottato. Il giorno successivo, la lunga salita verso passo Valles, un percorso impegnativo che ha richiesto anche qualche pedalata e qualche spinta a mano. "Fino a Cavalese è stato abbastanza scorrevole, ma la parte finale per arrivare a Passo Valles è stata difficile", ammette Marco. "Con due motorini a puleggia e uno con variatore, eravamo consapevoli che la salita sarebbe stata difficile".
Durante il viaggio, Marco, Matteo e Filippo hanno condiviso vari aggiornamenti della loro "impresa" sui social, attirando l'attenzione di moltissimi curiosi e appassionati di montagna. "Non mi aspettavo così tanto interesse, è stato sorprendente. In molti ci hanno riconosciuto dai social e ci hanno salutato lungo la strada, è stata una sensazione davvero particolare. Era bello sentirsi tifati e incitati da così tante persone. Siamo diventati virali, soprattutto tra gli amanti delle Dolomiti, dello sci e di questo tipo di avventure". Ma anche gli amanti del mitico Ciao: "Sì, devo dire che il nostro viaggio ha attirato un pubblico variegato, ma in particolare quelli che avevano un legame con la generazione che ha vissuto l'era del Ciao".
E a questo punto, visto il successo dell'iniziativa (e il divertimento per i protagonisti) l'idea è di non fermarsi qui: "Ci piacerebbe fare un viaggio ancora più lungo con i Ciao, magari in estate. Stiamo ancora progettando i dettagli, perché ci piacerebbe coinvolgere più persone", dice Marco. "Lasciamo un po' di suspense per il momento: chissà dove arriveremo questa volta".