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Après Ski travolto dalle polemiche, l'Azienda per il turismo: "Serve equilibrio ma non condanniamo il format, Campiglio ha due anime: montana e mondana"

Il presidente dell'Azienda per il turismo, Tullio Serafini, sulle polemiche che hanno travolto Super G Après Ski: "Non è una montagna svilita o svenduta: questa proposta non è eccessiva, segue anche una società che è cambiata, per esempio ci si è spostati dalla discoteca all'après ski"

Di Luca Andreazza - 05 gennaio 2025 - 05:01

MADONNA DI CAMPIGLIO. "C'è un doppia anima per Madonna di Campiglio, una destinazione che è montana ma anche mondana". A dirlo Tullio Serafini, presidente dell'Azienda per il turismo di Madonna di Campiglio. "Sono entrambe caratteristiche da valorizzare e da mettere in risalto".

 

La tensione è altissima sul territorio per l'apertura del Super G Après Ski nella piana del Nambino. Commenti e recensioni negative abbondano, anche sui social network. Dj set, luci led e musica alta hanno aperto le polemiche. Alcuni cittadini hanno promesso battaglia e preparano azioni legali per mettere un punto alla situazione. 

 

I dubbi sono elevati sull'appropriatezza, sulla sostenibilità e sull'opportunità della proposta, in particolare nella piana del Nambino.

 

"Non entro nel dettaglio specifico dei decibel e del rispetto delle autorizzazioni. E' fondamentale il rispetto delle norme ma non è una nostra competenza. Non condanniamo questo format, però si deve trovare un giusto equilibrioNon è una montagna svilita o svenduta: questa proposta non è eccessiva, segue anche una società che è cambiata, per esempio ci si è spostati dalla discoteca all'après ski".

 

Perché c'è una doppia anima. "Innanzitutto quella montana e come ente cerchiamo di valorizzare la storia e la tradizione della nostra destinazione. Lo sci è una componente importante ma promoviamo anche un turismo slow, le esperienze e gli eventi culturali per trasmettere la vita di montagna. C'è anche il coinvolgimento delle tante importanti realtà per il territorio, come le Guide alpine e il soccorso alpino, ex atleti e così via".

 

Una destinazione il cui tratto distintivo è una vocazione (orgogliosamente) glamour che l'Azienda per il turismo intende rimarcare e anche rivendicare. "Un'accoglienza di livello elevato, una ristorazione importante con 4 locali stellati e tanto altro", evidenzia Serafini. "E' una caratteristica importante che porta sul territorio una clientela medio-alto spendente perché ricerca questo lato mondano, che è una forza della nostra proposta".

 

Sono state settimane, quelle di Natale e Capodanno, particolarmente intense in generale. Sono stati segnati i record di primi ingressi con 23 mila sciatori a Madonna e più di 8 mila a Pinzolo. Un afflusso elevatissimo ma con i rovesci della medaglia legati alla gestione dei servizi: traffico, parcheggi pieni, code agli impianti e strutture sotto stress

 

"Siamo consapevoli di questi picchi e lavoriamo per gestire i flussi: ci sono una serie di iniziative che la destinazione porta avanti per dare una risposta a queste criticità", prosegue Serafini. "Penso, per esempio, all'apertura anticipata di un'ora delle piste. E' un tassello per poi permettere all'ospite di scoprire il territorio in altro modo, con le ciaspole o lo scialpinismo, una disciplina per la quale prevediamo tre serate ad hoc".

 

Ora ci si prepara a tirare il fiato ma i week end e poi Carnevale sono da bollino rosso. "Sicuramente è strategico migliorare la mobilità e la viabilità interna. Si può incentivare la mobilità elettrica e un maggior utilizzo dei 4 impianti di risalita in paese, in questo senso dobbiamo lavorare affinché l'ospite lasci ferma la macchina e si sposti a piedi".

 

Tanti i fattori da tenere in considerazione per una stagione che non presenta grandi margini, rispetto all'estate, per destagionalizzare.

 

"L'inverno presenta una grande occupazione per tutta la stagione e ci sono varie azioni che sviluppiamo per gestire i flussi ma l'estate ha un grande potenziale. L'obiettivo, con gli operatori e le amministrazioni, è di rafforzare questa stagione per arrivare a lavorare da giugno a ottobre. Tuttavia è un percorso che richiede tempo e pazienza", conclude Serafini.

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