Alpinista disperso sull'Adamello, oltre 70 operatori impegni dell'intervento: in azione gli elicotteri. Fugatti: "Situazione complessa"
Le ricerche si stanno concentrando nella zona dove è avvenuto il primo ritrovamento, alla base della parete sud del Carè Alto, a una quota di circa 2.400 metri e lungo la parete stessa, attraverso delle calate dall'alto

TRENTO. Sono oltre 70 gli operatori delle diverse componenti del sistema di Protezione civile del Trentino impegnati oggi in Adamello per le ricerche dell’alpinista inglese di 36 anni, Aziz Ziriat, disperso dal primo gennaio.
Gli operatori del Soccorso alpino e speleologico del Trentino e del Soccorso alpino della Finanza sono supportati dal nucleo elicotteri del corpo permanente dei vigili del fuoco (con l’elicottero da lavoro modello AS350 B3 Ecureil) e dai vigili del fuoco volontari dei corpi di Pelugo e Spiazzo Rendena, per il sostegno tecnico e logistico.

Un impegno che ha visto la partecipazione di carabinieri, Psicologi per i popoli, Nuvola degli alpini, degli stessi vigili del fuoco permanenti che hanno utilizzato i droni, sempre a supporto delle ricerche in quota che hanno permesso di ritrovare il corpo del 35enne Samuel Harris, alla base della parete sud del Carè Alto.
“Ringraziamo tutti coloro, a partire dagli operatori delle componenti del soccorso alpino attivi in alta quota, che stanno lavorando per un’attività complessa e resa difficile dalle condizioni meteo, soprattutto nelle giornate precedenti, e della neve - così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti -. Un’azione che conferma le altissime capacità, tecniche e umane, delle donne e uomini che formano il sistema della Protezione civile trentina, composto da realtà locali e nazionali, da professionisti e volontari”.

Le ricerche si stanno concentrando nella zona dove è avvenuto il primo ritrovamento, alla base della parete sud del Carè Alto, a una quota di circa 2.400 metri e lungo la parete stessa, attraverso delle calate dall'alto.
Con le ultime nevicate di ieri, i soccorritori si sono mossi in uno scenario di neve fresca alta dal mezzo metro ai quasi due metri nei punti di accumulo di neve ventata. A partire dalle 14 sono cominciate le rotazioni dell'elicottero per riportare tutti i soccorritori a valle, poiché banchi di nebbia hanno compromesso la visibilità in quota.
Il rientro di tutte le squadre si è concluso pochi minuti fa. In questo momento il Centro di Coordinamento Ricerche sta svolgendo il debriefing per decidere quale strategia adottare nella giornata di domani.