"Aiutateci a pagare l'elicottero", rimangono bloccati in parete e per salvarli ci vogliono 6 ore. Ora devono saldare il conto e lanciano una raccolta fondi: ''Anche per solidarietà''
Rimasti bloccati in parete, i giovani erano stati salvati dall'elisoccorso dopo ben 6 ore di tentativi. Ora per aiutare a pagare le spese, gli amici hanno deciso di lanciare una raccolta fondi online. Ecco tutti i dettagli

SAN VITO DI CADORE. Due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza, sono rimasti bloccati in parete (per 6 ore) la notte di Capodanno sui Lastoni di Formin, Dolomiti bellunesi (LO RACCONTAVAMO QUI). Al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava con la via di rientro, avevano iniziato a calarsi, finendo bloccati in due 60 metri sotto la cima, mentre il terzo una ventina di metri più basso ancora.
Attivata la Centrale del 118 verso le 17e40 del 31 dicembre 2024, era stato chiesto l'invio dell'elicottero di Trento abilitato per il volo notturno, che aveva imbarcato un tecnico di San Vito di Cadore per un eventuale primo supporto alle operazioni.
Arrivati vicino alla parete, è stata però subito evidente la difficoltà del recupero: dopo aver tentato invano da diverse altezze di avvicinarsi sulla verticale al punto strapiombante dove si trovavano i tre, l'elicottero ha sbarcato il soccorritore bellunese e il proprio tecnico di elisoccorso in vetta, a 2.630 metri di quota, per volare a valle e caricare a bordo una squadra di 4 soccorritori. Imbarcato il proprio tecnico, l'elicottero è poi rientrato.
Con una temperatura di diversi gradi sotto lo zero, i soccorritori hanno attrezzato la calata, per poi far scendere uno di loro un'ottantina di metri, a raggiungere l'alpinista più distante. Una volta agganciato a sé, il tecnico è stato issato dove si trovavano gli altri due, che sono stati assicurati a lui.
Tutti e quattro assieme sono infine stati sollevati sulla cima, dove un ragazzo e, soprattutto, la ragazza che tremava dal freddo, sono stati dotati di piumini e giacche a vento. Un complesso recupero terminato attorno alle 23e30 e che costerà caro ai giovani, come è stato raccontato su GoFundMe, dove è stata avviata una raccolta fondi per potere pagare il ticket dell'elisoccorso.
"Ciao - si legge sulla pagina della raccolta fondi - siamo amici di Giacomo, uno sfortunato alpinista che ha dovuto affidarsi all’elisoccorso, tra le 17e30 e le 23e30 del 31 dicembre. Purtroppo restando bloccati nella calata sbagliata non hanno potuto procedere alla discesa".
E proseguono: "Sei ore infernali, con diversi tentativi di soccorso falliti. Come se non bastasse, in alcuni post su Instagram vi è stato pesante accanimento e odio nei commenti. La legge italiana impone che la spesa del soccorso sia a carico di chi vi si affida, non si sa ancora l’ammontare della spesa, ma difficilmente la cifra che Giacomo dovrà corrispondere supererà il 10.000 euro. Saremmo molto grati se qualcuno avesse il buon cuore di aiutare Giacomo, anche come gesto di solidarietà".