Vogliono raggiungere il bivacco perché l'hanno visto sui social ma rimangono bloccati, i soccorritori: "Informatevi invece che lasciarvi 'abbagliare' dalle foto sul web"
"Prima dell’installazione della nuova struttura gli interventi erano sporadici, ma da quando il bivacco è diventato un’attrazione social le missioni di recupero sono sempre più numerose. Molte volte per riportare a valle persone non in grado di muoversi in quell’ambiente, che non hanno attrezzatura adeguata, impaurite, bloccate dal ghiaccio e dalla neve, senza illuminazione"

BELLUNO. Si è svolto nella mattinata di oggi, 14 novembre, uno dei tanti recuperi di escursionisti in difficoltà nella zona del bivacco Fanton, intervento che ha condotto i soccorritori a condividere una riflessione sui social, facendo notare quanto, proprio a causa di internet tale zona venga sottovalutata, costringendo i tecnici a intervenire.
"Ancora un recupero da parte dell’elisoccorso al bivacco Fanton, a Forcella Marmarole, nel comune di Auronzo di Cadore, questa mattina, per due escursionisti rimasti bloccati dalla nevicata della notte - esordiscono dal Soccorso alpino Veneto -. Senza puntare il dito su questo specifico caso, sono ormai poco meno di dieci, solo a partire dall’estate, gli interventi per riportare a valle dalla zona del Fanton persone in difficoltà, a qualsiasi ora del giorno e della notte, con squadre a piedi o con l’elicottero".
Si tratta di un bivacco che sorge nel Bellunese, raggiungibile da tre vie d’accesso, "tutte con caratteristiche d’alta montagna che, anche in piena estate e condizioni ottimali, richiedono esperienza, preparazione, allenamento, attrezzatura adeguata e la capacità di rispondere a imprevisti legati al meteo in quota, temporali, ghiaccio, nevicate. Questa è la base di partenza, si va oltre quando le condizioni stagionali accentuano le difficoltà e l’impegno richiesto".
"Tutte e tre vie di accesso caratterizzate da tanto dislivello e faticose - ribadiscono - sentieri da esperti, anche con tratti attrezzati, che necessitano di seria capacità - e precisano -. Prima dell’installazione della nuova struttura, gli interventi erano sporadici, da quando il bivacco è diventato un’attrazione social, si susseguono numerose le missioni di recupero, molte volte per riportare a valle persone non in grado di muoversi in quell’ambiente, che non hanno attrezzatura adeguata, impaurite, bloccate dal ghiaccio e dalla neve, senza illuminazione. Da una parte youtuber, influencer, creator digitali a renderlo una meta da instagrammare a tutti i costi, dall’altra moltissimi che vogliono assolutamente andarci".
"Ricordando che i bivacchi nascono come punti d’appoggio per le vie alpinistiche e per affrontare eventuali emergenze, invitiamo a valutare sinceramente le proprie capacità ed esperienza prima di intraprendere qualsiasi itinerario. A maggior ragione quelli più impegnativi, specie in questa stagione dell’anno quando il ghiaccio ricopre pareti, sentieri e ghiaioni - concludono i tecnici, lanciando l'appello -.Vi suggeriamo di non lasciarvi abbagliare dalle immagini online, ma di approfondire la conoscenza e le difficolta collegate a ciascun percorso".