Si attardano a raggiungere la vetta e decidono di rientrare ma uno dei due scivola in un nevaio: morto un alpinista a quota 3.300. Tragedia in montagna
I due erano partiti nelle prime ore del mattino e avevano seguito il sentiero alla volta della vetta. Dopo diverse ore di cammino, però, avevano deciso di rientrare a valle poiché si stava facendo tardi

TIROLO. Il drammatico incidente si è verificato negli scorsi giorni a quota 3.250 metri, quando un uomo di 40 anni è morto dopo essere scivolato in un nevaio.
Tutto è avvenuto nel territorio comunale di Sankt Leonhard im Pitztal, nel distretto di Imst, in Tirolo. L'alpinista e il suo compagno di 66 anni volevano scalare la Verpeilspitze, come spiega la polizia in un comunicato ufficiale.
I due erano partiti da Plangeross nelle prime ore del mattino e avevano seguito il sentiero alla volta della vetta. Dopo diverse ore di cammino, però, avevano deciso di rientrare, poiché si stava facendo tardi e non erano ancora riusciti a completare l'escursione.
Nel corso della discesa verso valle, però, la tragedia. Il 40enne ha perso improvvisamente l'equilibrio in un nevaio a circa 3.250 metri di quota, cadendo su un terreno ripido e roccioso e perdendo la vita sul colpo.
Il compagno di escursione ha immediatamente lanciato l'allarme e sul posto si è portato l'elisoccorso ma per l'alpinista precipitato non c'era nulla da fare: il medico d'urgenza non ha potuto che constatarne il decesso. La salma è stata recuperata con il verricello mentre il 66enne è stato riaccompagnato a valle, illeso, dai tecnici.