"Sei stato una persona che in montagna ha lasciato un segno profondo, colmo dei ricordi indelebili del tuo prezioso operato", l'addio dei soccorritori a Othmar Prinoth
Il ricordo dei soccorritori: "Othmar si è sempre schierato a favore della montagna, delle terre alte, che amava oltre ogni cosa, e delle persone in difficoltà, che ha tratto in salvo in centinaia di missioni di soccorso"

ORTISEI. "Sei stato una persona che in montagna ha lasciato un segno profondo, ricolmo già dei ricordi indelebili del tuo prezioso operato". Il soccorritore Othmar Prinoth si è spento il 16 dicembre, a 69 anni, lasciando un vuoto incolmabile.
Nelle scorse ore sui social hanno continuato a susseguirsi messaggi di cordoglio e post per ricordare un uomo che ha scritto un pezzo della storia dei soccorsi in quota: "Othmar Prinoth ha tratteggiato, in modo indelebile, la storia del Soccorso alpino", scrivono non a caso dal Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.
Tra i pionieri e i fondatori del servizio di elisoccorso dell'Aiut Alpin Dolomites e a lungo "nostro istruttore nazionale dei tecnici, si è sempre schierato a favore della montagna, delle terre alte, che amava oltre ogni cosa, e delle persone in difficoltà, che ha tratto in salvo in centinaia di missioni di soccorso".
"Ci ha lasciato un uomo a cui molti devono la vita - si legge in un altro post apparso sui social -. Una persona come tanti altri professionisti che per soccorrere il prossimo non mettono mai in discussione il rischio di perdere la propria vita" (QUI ARTICOLO).