Segue le tracce sbagliate nella neve, si perde in quota e si rifugia nelle fortificazioni della Grande Guerra mentre si fa buio: 26enne chiede aiuto al soccorso alpino
L’uomo, un 26enne di Udine, era partito dal Rifugio Grego con l’intenzione di trascorrere la notte al Bivacco Stuparich, ma seguendo delle tracce sbagliate nella neve si è allontanato dal sentiero corretto e si è ritrovato in difficoltà

MALBORGHETTO VALBRUNA. Ha seguito le tracce sbagliate nella neve e si è ritrovato in difficoltà sul Jôf di Sompdogna, nelle Alpi Giulie: protagonista della disavventura, un escursionista di 26 anni residente nella provincia di Udine che è stato soccorso durante la notte tra sabato 28 e oggi, domenica 29 dicembre, dal Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia e dalla Guardia di Finanza.
L’uomo era partito dal Rifugio Grego con l’intenzione di trascorrere la notte al Bivacco Stuparich. Tuttavia, seguendo delle tracce sbagliate nella neve, si è allontanato dal sentiero corretto e ha preso una direzione che lo ha portato verso il Jôf di Sompdogna. Sopraggiunto il buio e resosi conto della situazione, il giovane ha trovato riparo tra i resti delle fortificazioni della Grande Guerra a quota 1.800 metri e ha allertato i soccorsi tramite il 112.
L’intervento è stato coordinato dalla stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, attivata dalla Sores, e ha visto l’impiego di 6 tecnici. Le squadre si sono dirette al Rifugio Grego con l’ausilio di una motoslitta della Guardia di Finanza e da lì hanno proseguito a piedi verso il punto indicato dall’escursionista. Intorno alle 23, i soccorritori hanno raggiunto l’uomo, in buone condizioni fisiche nonostante il freddo e lo stress.
Insieme a lui, i tecnici hanno affrontato la discesa, concludendo l’operazione intorno alle 2.30 del mattino.