Segnalano con torce e fischietto il loro arrivo dopo aver percorso al buio 1.000 metri di dislivello per salvarli: complesso intervento in quota
L'allarme è stato lanciato dopo che due ragazzi sono rimasti bloccati a quota 1.200 metri, esausti e affamati. Sono stati raggiunti dai soccorritori, che hanno dovuto affrontare a piedi in notturna un sentiero con mille metri di dislivello

MOGGIO UDINESE. L'allerta è scattata attorno alle 22 di ieri, 26 ottobre, dopo che due giovani escursionisti carinziani sono rimasti bloccati lungo in sentiero in quota, nel vallone Nuviernulis (Alpi Carniche orientali), stanchi ed affamati.
Dopo la chiamata ai soccorsi, a mettersi immediatamente in moto i tecnici della stazione di Moggio Udinese del Soccorso alpino, che hanno dovuto affrontare a piedi in notturna un sentiero per raggiungerli con circa un migliaio di metri di dislivello.
I ragazzi, un 17enne e una 18enne, erano partiti da Moggio seguendo il sentiero 418 e intendevano fare un anello per Moggessa ma hanno sbagliato e si sono ritrovati sul sentiero 419 nella valle di Nuviernulis.
I soccorritori, con le coordinate fornite dalla Sores, hanno percorso il sentiero che arriva a Forcella Nuviernulis cercando la via più breve passando dal rifugio Grauzaria e oltrepassando la forcella dall'altro versante. Li hanno raggiunti in un paio di ore di cammino, segnalando il proprio arrivo con il fischietto e poi con le torce.
I due ragazzi si trovavano a quota 1.200 circa, esausti e affamati. Sono stati rifocillati e insieme ai tecnici in circa tre ore hanno percorso l'itinerario a ritroso fino a raggiungere la loro auto attorno alle 5 di questa mattina, 27 ottobre.