Seggiovia Palafavera-Pioda riaperta in extremis, è arrivato l'ok della Provincia: "Visto l'avvicinarsi del periodo clou dello sci, era doveroso intervenire"
L'impianto risultava sprovvisto del nulla osta tecnico, ma dopo l'arrivo della documentazione richiesta è stato dato l'ok per il suo ritorno in funzione

BELLUNO. Era stata chiusa nei giorni scorsi perché mancavano le autorizzazioni previste, ma ora la seggiovia Palafavera-Pioda in Val Zoldo, nel Bellunese, è stata riaperta in extremis: l'autorizzazione è arrivata dalla Provincia nella giornata di ieri, 23 dicembre, dopo che il servizio impianti a fune ha effettuato tutte le operazioni del caso, sollecitando anche più volte il gestore.
Fino a sabato scorso, nello specifico, l'impianto risultava infatti non provvisto del nulla osta tecnico, vista la scadenza del termine per l'effettuazione della revisione generale.
Inoltre, viene sottolineato in una nota, doveva ancora essere comunicato il collaudo delle opere ferma-neve, con relativo verbale dell'Arpa come prescritto nella specifica determina dello scorso 10 settembre.
Ricevuta la documentazione richiesta, informa la Provincia, è stato quindi possibile disporre l'apertura dell'impianta.
"Doveroso da parte nostra intervenire anche in extremis, mettendo all’opera gli uffici visto l’approssimarsi del periodo clou per lo sci e il turismo invernale" ha commentato il consigliere provinciale delegato agli impianti a fune Marzio Sovilla.
"Dispiace questo ritardo proprio nella Palafavera-Pioda - conclude Sovilla - che aveva ricevuto un finanziamento regionale per essere sostituita con un impianto più moderno, ma gli uffici sono ancora in attesa di ricevere il progetto".