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Rincorre un selvatico e finisce su uno sperone di roccia rischiando di precipitare (VIDEO), il cane Speck recuperato dopo due notti all'addiaccio

Il pastore australiano ha trascorso due notti all'addiaccio senza cibo. Un recupero particolarmente complesso, quello che ha visto entrare in azione (anche) i vigili dei fuoco, calatisi nel vuoto per salvarlo 

Di S.D.P. - 09 ottobre 2024 - 09:43

BOSCO CHIESANUOVA. Mirko Tomasi e Claudia Cavalleri, dell'Unità cinofila di ricerca con sede in Vallagarina, sono stati allertati negli scorsi giorni per ritrovare il il pastore australiano Speck, fuggito nel giro di pochi secondi dal controllo del proprietario Luca (proveniente da Padova) mentre si trovavano in Lessinia per un'escursione.

 

"Si è messo a rincorrere un selvatico nella zona di malga San Giorgio facendo perdere le proprie tracce - riferiscono dall'Unità cinofila - sull'esatto confine che divide i monti Lessini tra Trentino e Veneto". Dopo diverse ore di ricerche, Luca, in quota con la compagna Giulia e un altro cane, un Lagotto, hanno deciso di dormire (al freddo) in auto, in attesa che Mirko e Claudia entrassero in azione l'indomani. 

 

"Li abbiamo raggiunti domenica con i nostri cani da ricerca Sole e Clay - spiegano Claudia e Mirko -. Sole ha segnato subito non solo il percorso fatto, ma anche il punto da cui poi, di Speck, si erano perse le tracce, segnalandone la presenza in basso, in fondo ad un burrone". 

 

Cani e conduttori, supportati anche da Ags - Sos animali dispersi, hanno cominciato quindi a scendere lungo il pendio, faticando a camminare per via della pendenza e del terreno bagnato e instabile: "Abbiamo però preferito provare a seguire il sentiero (più in basso), in staffetta con Sole e Clay, per vedere se da sotto si riusciva ad intercettare il cane o capirne eventuali spostamenti. Dal canalone, 150 metri più a valle, il vortice di odore arrivava chiaro ad entrambi i cani hanno segnato la presenza di Speck più in alto rispetto a noi". 

 

Nel frattempo, sul posto, è arrivato anche un drone, che ha consentito di vedere il cagnolone: era bloccato a circa 100 metri dalla cima, fermo su una roccia sporgente sotto la quale c'era il vuoto". Così è stato richiesto "con urgenza" l'intervento dei vigili del fuoco, giunti sia da Ala che da Verona.

 

"I pompieri, nonostante il buio sopraggiunto, hanno provato a calarsi nel vuoto, ma le difficoltà erano diverse e alle 22e30, con una temperatura di 2 gradi, dispiaciuti, sono risaliti - concludono -. Si è dovuta attendere un'altra lunga e interminabile notte per il recupero di Speck".

 

Il pastore australiano è stato tratto in salvo (dopo due notti all'addiaccio e senza cibo) attorno alle 07e30 di lunedì 7 ottobre: "Un enorme grazie a tutto il corpo dei vigili del fuoco intervenuti e a voi, proprietari e familiari, per aver creduto in noi e non aver mai perso la speranza. Siete stati esemplari".

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