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Pastore e taglialegna di giorno e drag queen di notte, storia di Vittorio Rozzi: "Così ho cambiato la mentalità degli abitanti di un borgo a quota 900"

Boscaiolo e pastore di giorno e drag queen di notte. E' la storia di Vittorio Rozzi, che in un borgo a quota 900 ha portato "una ventata di novità": "All'inizio il fatto che indossassi i tacchi non era ben visto. Poi, i miei compaesani hanno capito. Oggi tanti giovani mi ringraziano, dicendomi che ho dato loro coraggio"

Di Sara De Pascale - 21 novembre 2024 - 19:07

PARMA. "Non è stato facile all'inizio e qualche giudizio negativo non è mancato ma ora sono felice: posso dire di avere cambiato la mentalità di molti. E, soprattutto, di fare ciò che mi piace". A parlare è Vittorio Rozzi, che in un borgo a quota 900, in Emilia Romagna, ha portato una ventata di novità.

 

"Di giorno faccio il boscaiolo, mestiere di cui vivo, e anche il pastore - esordisce, intervistato da Il Dolomiti -. Mi prendo cura di oche, anatre, mucche, cani e di una coppia di Emù, portando avanti un'azienda agricola nata dalla tenacia e dalla passione del mio bisnonno". 

 

Oltre a gestire la realtà che sorge a Monchio delle Corti, a oltre 800 metri di quota in Provincia di Parma, Rozzi si dedica alla pole dance, passione che lo accompagna ormai da anni: "Diversi anni fa - precisa - ho fatto un corso per imparare a ballare sul palo. Ero attratto dal mondo delle Drag queen e ho pensato di unire le due cose: così, ho cominciato a fare spettacoli nella mia zona d'origine travestendomi da donna". 

 

Una novità inizialmente accolta con qualche "dubbio" dai locali, ma che non ha tardato a riscuotere successo: "Nel giro di poco i miei amici hanno cominciato a chiamarmi nei locali o ad eventi - sottolinea -. Nel tempo, ho fatto davvero molti spettacoli nelle vesti della drag Bindaas, personaggio da me creato (e interpretato)". 

 

"Travestirsi è una forma d'arte: non mi sento donna ma sento di potere esprimere, indossando i tacchi, l'arte che è in me al meglio - confessa -. Facendo ciò che amo ho rivoluzionato la mentalità di tante persone e non solo nel mio paesino di montagna, ma anche nel mondo della pole dance. Sono davvero molti i ragazzi che mi scrivono per ringraziarmi, dicendomi che il mio esempio ha dato loro coraggio e forza per ballare o travestirsi senza provare vergogna. E fanno bene a farlo: non c'è motivo per non sentirsi a proprio agio", fa notare. 

 

Nel 2021, ad aggiungersi agli spettacoli da Drag queen e al lavoro nell'azienda agricola anche quello in un locale, aperto dallo stesso Vittorio "per portare a Monchio delle Corti un qualcosa che mancava": un chiringuito aperto solo in orario serale in estate per ascoltare musica e fare apertivi in compagnia.

 

"Ho invitato Dj famosi, organizzato serate karaoke e feste con tori meccanici, scivoli e varie proposte d'intrattenimento - prosegue -. Di anno in anno il mio locale si è fatto conoscere (complici social) sempre di più e i clienti non sono mai mancati. Cosa non scontata, visto che sorge in un paesino in quota con una manciata di abitanti". 

 

"Sono soddisfatto della mia vita e delle (tante) cose che faccio - conclude entusiasta -. Non rinuncerei mai al mio lavoro di pastore ma nemmeno alla pole dance o al mio chiringuito: insomma, faccio tutto ciò che desideravo fare, contento di essere d'esempio per diversi giovani". 

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