Non riesce a proseguire per il dolore ma il cellulare non prende: 'salvata' dalla compagna di escursione che torna indietro per allertare i soccorsi
A chiamare i soccorsi è stata una delle compagne di gita, che è scesa fino a Passo Tanamea per trovare rete telefonica e allertare il 112. La terza componente è rimasta invece vicina all'infortunata, che non riusciva più a camminare

LUSEVERA. L'allerta è scattata negli scorsi giorni tra le 14e30 e le 16e30, dopo che una donna è caduta, mentre si trovava a circa 1.200 metri di quota, lungo il sentiero che va a Casera Nischiuarch tra Passo di Tanamea e Sella Carnizza, in Friuli Venezia Giulia.
La 55enne aveva posato male il piede, riportando una frattura alla caviglia che le impediva di proseguire. A chiamare i soccorsi è stata una delle compagne di gita, che è scesa fino a Passo Tanamea per trovare rete telefonica e allertare il 112. La terza componente è rimasta vicina all'infortunata, che non riusciva più a camminare.
Sullo scenario è arrivato per primo l'elisoccorso regionale, che ha verricellato l'equipe sul posto, seguito dai soccorritori giunti via terra con il furgone lungo la pista forestale che raggiunge Casera Nischiuarch. Dalla casera i soccorritori sono scesi percorrendo il sentiero per una decina di minuti fino a raggiungere le due donne.
L'infortunata è stata portata via con il triangolo di evacuazione al verricello. La compagna, che preferiva non risalire a piedi fino alla casera, ma scendere a Passo Tanamea, dove attendeva la terza escursionista e dove avevano l'auto, è stata accompagnata da un nostro soccorritore a piedi fin là mentre gli altri soccorritori scendevano lungo la strada con il furgone da Casera Nischiuarch.