"Niente feste o soggiorni alternativi", i rifugisti aprono il bivacco per l'inverno: "Ricordate che dopo di voi ci sarà qualcun altro: abbiate cura di questo luogo"
L'appello dei gestori del rifugio Contrin: "Non è un luogo per fare feste o bivacchi alternativi a soggiorni in fondovalle d’inverno quindi per favore abbiatene cura"

CANAZEI. "Ricordatevi che dopo di voi ci sarà qualcun altro". È un appello più che mai necessario, quello lanciato negli scorsi giorni attraverso i social dai gestori del rifugio Contrin, che hanno annunciato l'apertura del bivacco per il periodo invernale.
Si tratta di una struttura d'appoggio per escursionisti ed alpinisti situata a oltre 2.000 metri di quota, nel cuore del massiccio della Marmolada. Ora, dopo le pulizie, "il bivacco del Contrin è pronto per l'inverno" e, soprattutto, ad ospitare gli avventori che nel corso dei mesi avranno necessità di un punto dove potersi riposare o ripararsi dalle intemperie.
"Chi ne avrà bisogno per ripararsi in caso di necessità abbia cura di questo ambiente e di ciò che c’è a disposizione di tutti", tengono a sottolineare i rifugisti, che hanno pubblicato un post su Facebook nelle scorse ore.
"Non è un luogo per fare feste o bivacchi alternativi a soggiorni in fondovalle d’inverno quindi per favore abbiatene cura - concludono -. Abbiamo messo anche un quaderno degli ospiti e come spesso accade mi farebbe piacere sapere se e quando, vi è stato utile".
Un appello, come detto, più che mai necessario, sopratutto in tempi in cui la maleducazione arriva anche alle quote più inaspettate (ed elevate), fra spazzatura abbandonata lungo i sentieri e bivacchi di montagna vandalizzati: "Speriamo di aver preparato tutto il necessario. Che si tratti di legna o altro, ricordate che dopo di voi ci sarà qualcun altro, che forse ne avrà più bisogno".