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"Lupi meno tutelati? Non si creino false illusioni. Se lo status di protezione verrà declassato gli allevatori dovranno comunque proteggere i propri animali"

A parlare sono i referenti dell'associazione Io non ho paura del lupo: "A livello pratico, nell'immediato, l'approvazione di questa proposta di declassamento non cambia nulla: non si creino false illusioni. La prevenzione degli attacchi da lupo, anche con il possibile declassamento, sarà sempre la priorità e gli allevatori dovranno impegnarsi comunque a proteggere i propri animali"

Foto di Alberto Saddi
Di S.D.P. - 10 ottobre 2024 - 10:26

TRENTO. "Non si creino false illusioni: la prevenzione degli attacchi da lupo, anche con il possibile declassamento, sarà sempre la priorità e gli allevatori dovranno impegnarsi comunque a proteggere i propri animali". A parlare sono i referenti dell'associazione Io non ho paura del lupo, che nelle scorse ore hanno commentato un evento tenutosi di recente a Bosco Chiesanuova, in Lessinia. 

 

Come detto, l'associazione ha voluto esprimersi non soltanto in merito a quanto emerso nel corso dell'iniziativa di matrice politica, "ma anche rispetto alle insistenti voci che vedono la proposta di declassamento avanzata in Europa come la soluzione a tutti i mali".

 

"Siamo contenti - esordiscono in uno scritto pubblicato anche sui social - che si creino occasioni di dialogo sul lupo, anche se dispiace che l’evento sia stato a senso unico, perdendo l’occasione di ascoltare sia la voce di chi da molti anni lavora con impegno sul campo raccogliendo dati sul lupo in Lessinia, sia la voce diretta degli allevatori, purtroppo presenti in sala in un numero esiguo".

 

E proseguono: "La politica dovrebbe sforzarsi di coinvolgere tutti e di ragionare insieme sulle soluzioni: per questo lanciamo un appello a tutti gli attori coinvolti perché si superi il tabù "lupo" e non si abbia più paura di parlarne con tutti i portatori di interesse, magari mettendoli intorno ad un tavolo e promuovendo uno scambio di opinioni e una crescita comune".

 

In merito al declassamento dello status di protezione della specie l'associazione sottolinea invece: "A livello pratico, nell'immediato, l'approvazione di questa proposta di declassamento non cambia nulla: essa dovrà essere votata e approvata dal Comitato permanente della Convenzione di Berna che si riunirà a dicembre, per poi essere a sua volta rivista in Ue per un aggiornamento della Direttiva habitat per cui servirà trovare (una difficile) unanimità. Successivamente dovrà esserci un adeguamento delle leggi nazionali dei singoli Stati. Un processo che potrebbe durare anni e sul quale gli esiti non sono ancora certi", concludono.

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