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Lascia solo il compagno d'escursione al buio a quota 2.900, i soccorritori: "In montagna si rimane insieme e si procede al passo del più lento. Mancano rispetto e preparazione"

I soccorritori sul 36enne abbandonato dal compagno d'escursione al buio a quota 2.900: "Procedere in gruppo, al passo del più lento, garantisce supporto e sicurezza reciproci. La montagna richiede rispetto e preparazione"

Foto archivio
Di S.D.P. - 30 ottobre 2024 - 09:37

CORTINA D'AMPEZZO. L'allerta è scattata negli scorsi giorni, dopo che il Soccorso alpino del Veneto è stato attivato nella zona di Cortina d'Ampezzo per recuperare un escursionista che con il sopraggiungere del buio era rimasto bloccato sopra la ferrata di Punta Aglio, sulla Tofana di Mezzo.

 

La vicenda (COME RACCONTAVAMO QUI) si era rivelata però un po' più complessa e articolata del previsto: l'uomo era stato infatti abbandonato dal compagno d'escursione, che aveva deciso di proseguire in solitaria (e rientrare a valle).

 

La chiamata ai soccorsi è arrivata intorno alle 19, quando il 36enne "abbandonato" dal compagno, giunto all’uscita della ferrata di Punta Anna, non era più in grado di proseguire in sicurezza. Raggiunto dai soccorritori a 2.900 metri di quota, vicino a un salto di roccia di 50 metri, è stato messo in sicurezza e riportato sulla ferrata.

 

La squadra del Soccorso alpino lo ha dunque accompagnato fino al sentiero e quindi a valle, chiudendo l’intervento intorno alle 23. Nel frattempo un’altra squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza ha assistito il compagno dell’escursionista, che stava scendendo autonomamente verso il rifugio Pomedes.

 

Un episodio che nei giorni successivi ha condotto il Corpo nazionale del Soccorso alpino e Speleologico a lanciare un ennesimo appello: "Quanto successo ci ricorda quanto sia importante programmare ogni uscita in montagna considerando l’anticipo con cui il buio sopraggiunge in autunno e in inverno", viene premesso in un post apparso sui social.

 

"Tenere d’occhio l’orario del tramonto durante la pianificazione di un'escursione e prevedere una torcia frontale con batterie di riserva sono accorgimenti fondamentali per evitare difficoltà inattese. Procedere in gruppo, al passo del più lento, garantisce inoltre supporto e sicurezza reciproci. La montagna richiede rispetto e preparazione per essere vissuta al meglio, anche nelle stagioni in cui le ore di luce si riducono". 

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