La neve è dura e scivolosa ma lui non ha ramponi o piccozza e rimane bloccato sul 'nevaio': un 39enne recuperato dall'elisoccorso
Al culmine del nevaio, in realtà un piccolo corpo glaciale, l'alpinista è rimasto bloccato sulla neve dura e scivolosa non avendo al seguito ramponi o piccozza

MALBORGHETTO VALBRUNA. E' rimasto bloccato su un nevaio, incapace di proseguire poiché non aveva con sé l'attrezzatura adeguata per affrontare l'escursione. L'allerta è scattata nella giornata di ieri, 11 agosto, quando un 39enne si è ritrovato in difficoltà all'attacco della 'gola nord est' del Jôf Fuart (in Friuli Venezia Giulia).
Dopo la chiamata ai soccorsi, attivata attorno alle 09e30 tramite l'app Georesq del Soccorso alpino, a portarsi in zona l'elisoccorso, per soccorrere l'alpinista rimasto incrodato sulla "crepaccia terminale" di un nevaio.
L'uomo, un 39enne, aveva percorso tutto il sentiero Chersi partendo dal bivacco Mazzeni e valicato Sella Nabois per dirigersi alla gola nord est ma, al culmine del nevaio - in realtà è un piccolo corpo glaciale- è rimasto bloccato sulla neve dura e scivolosa non avendo al seguito ramponi o piccozza.
È stato tratto in salvo dall'elisoccorso regionale e lasciato al campo base presso la locanda Montasio per poi rientrare con mezzi propri. Fortunatamente, l'uomo è stato recuperato illeso.