"Imbecilli in azione", vandali cancellano le scritte in italiano sui segnali dei sentieri (FOTO) e lasciano quelle in tedesco. Zanella: "Nessun rispetto per la montagna"
A denunciare quanto avvenuto è (ancora una volta) Carlo Alberto Zanella, presidente del Cai Alto Adige, che a Il Dolomiti sottolinea: "Chi ha fatto una cosa del genere non ha minimamente rispetto per la montagna. E non è la prima volta che accade"

BOLZANO. E' successo ancora. Peraltro, per la seconda volta nel giro di pochi mesi. Qualcuno ha 'ben' pensato di cancellare le scritte in italiano apposte sulla segnaletica del sentiero che da Nova Ponente conduce al colle dei Contadini sopra Bolzano, lasciando invece quelle in tedesco.

A denunciare quanto avvenuto è (ancora una volta) Carlo Alberto Zanella, presidente del Cai Alto Adige, che a Il Dolomiti sottolinea: "Italiani, tedeschi o di qualsiasi altra nazionalità: qui non va puntato il dito contro la provenienza o i motivi che si celano dietro ad un comportamento del genere, ma contro degli imbecilli. Questo è l'unico appellativo che mi viene da attribuire a chi ha compiuto quel gesto".
Un fatto che, come detto, purtroppo non è la prima volta peraltro che accade. Di vandalismi in quota negli ultimi tempi se ne sono visti di ogni genere (e in ogni dove) fra targhe commemorative imbrattate, libri di vetta rubati e ancora madonnine o simboli sacri distrutti.
A questi si sommano anche i danni fatti alla segnaletica dei sentieri in Alto Adige, non soltanto sulla via che da Nova Ponente porta al colle dei Contadini ma anche ai cartelli apposti nei pressi del lago Grande di Monticolo, imbrattati qualche mese fa (LO RACCONTAVAMO QUI) con dello spray nero (FOTO DI SEGUITO).

Spiacevole gesto al quale ora va aggiunto quello avvenuto negli scorsi giorni su cartelli che erano stati sostituiti di recente: "Imbrattati un paio di mesi fa - conclude Zanella sconsolato - erano stati da poco sostituiti dall'Alpenverein e di nuovo rovinati. Un danno, quello fatto, quindi anche a livello economico. Non c'è davvero fine alla maleducazione".