"Grazie agli angeli del soccorso alpino, mi hanno letteralmente prelevato all'una di notte da una frana", il racconto: "Il sentiero era sparito travolto da uno smottamento"
Il racconto di una disavventura in quota: "Mi sono ritrovato su pendenze verticali al buio. Ho provato a dormire in una piccola grotta trovata in zona, un po' sopra di me. Ma avevo freddo e allora ho scelto di tornare indietro e chiamare i soccorsi"

BOLZANO. ''Voglio fare un ringraziamento particolare agli Angeli Custodi del Soccorso Alpino di Sesto Pusteria, che mi hanno letteralmente "prelevato" all'una della notte scorsa su una "frana" in Val Fiscalina dove ero rimasto "bloccato"(e per fortuna prendeva il telefonino)''. A parlare è un alpinista, Ivan Forti, appassionato di ferrate e di esperienze in quota (alle quali mai rinuncerebbe).
L'uomo ha deciso di raccontare sui social una giornata conclusasi non propriamente nel migliore dei modi: "Alla fine ho dovuto chiamare i soccorsi", anticipa. "Volevo ripetere un'escursione che avevo fatto qualche anno fa sulle Dolomiti di Sesto, ma non è andata come mi aspettavo".
Partito dal rifugio Lunelli alle 6 del mattino, Forti è riuscito a completare tutto il giro, nonostante la neve trovata in vari punti del percorso: "Ho raggiunto forcella Sentinella alle 16, proprio come avevo previsto - racconta -. Non restava che rientrare a valle ma è stato proprio in fase di rientro che ho trovato alcune difficoltà".
Come il "sentiero con le scale in legno che scendeva in Val Popeta e alla macchina, che era 'sparito': era rimasta una scala appesa alla roccia". Così l'alpinista ha cambiato piano, tentando di scendere "dalle frane", su pendenze però troppo verticali per essere percorse, "soprattutto con l'arrivo del buio".
"Proseguire sarebbe stato troppo pericoloso - commenta l'alpinista -. Ho quindi deciso di dormire in una piccola grotta trovata in zona, un po' sopra di me. Ma dopo un'oretta avevo freddo e allora ho scelto di tornare indietro, e quella ferrata che qualche ora prima mi era sembrata 'facile' era diventata difficilissima a causa della neve e soprattutto del buio".
Forti ha quindi optato per la discesa dal sentiero degli Alpini verso la Val Fiscalina: "Il primo tratto l'ho percorso bene, a tratti utilizzando anche le corde. Poi, però, è stato un disastro: avevo una torcia ma non vedevo comunque nulla - conclude -. Alla fine, esausto, attorno alle 22 ho deciso di chiamare i soccorsi, che ringrazio di cuore per avermi salvato".