Contenuto sponsorizzato

"Ego Land", una nuova via sulla Marmolada. L'impresa di Rivadossi e Faletti: "La Regina delle Dolomiti ci ha dato l’opportunità di portare a termine un piccolo sogno"

La via si sviluppa per 410 metri suddivisi in 10 tiri e può essere considerata una delle più difficili delle Dolomiti, la prima salita libera con il climber Luca Bana. Bernardo Rivadossi: "L’idea di una via nuova è nata l’anno scorso, quando assieme a Massimo Faletti e Maurizio Giordani abbiamo ispezionato Alì Babà per capire se fosse fattibile in arrampicata libera"

Di F.Os. - 30 settembre 2024 - 20:11

CANAZEI. "Ego Land", questo in nome della nuova via aperta sul pilastro "Dorso dell'elefante" sulla Marmolada, alla fine di agosto, e che porta la "firma" dell'alpinista bresciano Bernardo Rivadossi e del trentino Massimo Faletti. 

 

La via si sviluppa per 410 metri suddivisi in 10 tiri, e può essere considerata una delle più difficili delle Dolomiti (con difficolta massima fino a 8c/+).

 

Dopo la prima apertura dal basso, il lavoro è stato completato da Rivadossi assieme al climber bergamasco Luca Bana,  con l'apertura di nuovi tiri volti a rendere la via più indipendente dalla vicina "Ali Babà".

A raccontare passo passo l'apertura della via attraverso i suo canali social è lo stesso Bernardo Rivadossi che spiega: "L’idea di una via nuova sulla Regina delle Dolomiti è nata l’anno scorso, quando assieme a Massimo Faletti e Maurizio Giordani abbiamo ispezionato Alì Babà per capire se fosse fattibile in arrampicata libera. Purtroppo, il tiro d’artificiale salito da Maurizio quarant’anni fa con alcuni chiodi a pressione presentava un tratto di dieci metri su un muro giallo completamente privo di prese".

 

Nello scendere, però, Rivadossi spiega di aver intravvisto che sulla destra lo strapiombo appariva vagamente levigato, e da qui l'idea di riprovarci: "Tornato a casa, ho sfogliato la guida e notato che tutta la parte a destra di 'Alì Babà' era libera e prometteva una roccia da favola, e così si è insinuata l’idea di una via nuova".

 

E così l'alpinista, assieme a Faletti, torna sul "Dorso dell'elefante" provando "forzare" con successo lo strapiombo, con la via verso le placche della Marmolada che appare loro libera.

"In nove lunghe e faticose giornate d’apertura concludiamo la via che si rivela estremamente bella, oltre che difficile e ingaggiosa" racconta Rivadossi, che specifica: "Usiamo poco materiale, i fix solo dove indispensabiliprotezioni veloci e in discesa sono stati anche aggiunti dei chiodi e alcune clessidre per dare direzione e conforto ai futuri ripetitori".

 

E così si arriva all'ultimo step, lo scorso 28 agosto, quando ad essere coinvolto è Luca Bana, con i due che liberano tutti i tiri della via alternandosi come capocordata.

 

"Oltre alla soddisfazione della salita porto a casa una bella storia di condivisione ed amicizia " scrive Rivadossi, che chiosa: "Grazie anche alla Regina delle Dolomiti che ci ha fatto faticare e divertire, dandoci l’opportunità di portare a termine questo piccolo sogno".

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 gennaio - 12:42
Il Gps di Puck ha trasmesso i segnali e subito i carabinieri forestali si sono attivati raggiungendo la casa dell'uomo. Dopo una perquisizione la [...]
Esteri
21 gennaio - 12:24
Non è la prima volta che si verifica un fenomeno di gelicidio sulle strade della Valsugana
Cronaca
21 gennaio - 12:31
E' successo poco prima di mezzogiorno e sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. L'uomo sarebbe rimasto con la gamba [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato