Dormono in quota e scompaiono: vasta operazione di ricerca per due giovani. Oltre 70 soccorritori impegnati per concludere con successo l'esercitazione
I tecnici sull'esercitazione: "Si tratta di eventi che contribuiscono a creare affiatamento tra i diversi corpi volontari, che hanno l'opportunità di testarsi a vicenda per lavorare in armonia e con la massima efficienza in caso di eventi reali"

PORDENONE. Hanno dormito in quota nel corso di un'escursione per poi scomparire nel nulla. Non un intervento di ricerca "reale" ma un'esercitazione, quella portata a compimento con successo da decine di soccorritori, entrati in azione negli scorsi giorni in una zona impervia in Friuli Venezia Giulia.
"Due ragazzi che avevano programmato un'escursione per rimanere a dormire fuori in montagna e che avrebbero dovuto far ritorno il giorno dopo, risultavano dispersi". A raccontarlo, i tecnici del Soccorso alpino, che hanno spiegato sui social quanto fatto nel corso della simulazione.
Con un ampio territorio impervio geograficamente collocato a cavallo tra i comuni di Pordenone, Maniago, Aviano, Andreis, Arba, Montereale Valcellina, le squadre di soccorritori con tecnici del Soccorso Alpino e speleologico delle due stazioni competenti, Pordenone e Maniago, i volontari della Protezione civile (dei gruppi comunali di Budoia, Aviano, Pordenone, Montereale Valcellina, Maniago, Andreis, Arba), il Corpo forestale (di Maniago, Barcis, Polcenigo) e un elicottero a supporto, in tutto più di 70 persone, hanno preso parte alle ricerche dei due giovani con esito positivo.
A entrare in azione anche i cani da ricerca, che hanno scandagliato l'ampia zona. Un'esercitazione, come detto, conclusasi con lieto fine, che ha visto collaborare decine di soccorritori.
"Si tratta di eventi importanti - hanno sottolineato i tecnici - che contribuiscono a cementare e creare affiatamento tra i diversi corpi volontari, che hanno l'opportunità di testarsi a vicenda per lavorare in armonia e con la massima efficienza in caso di eventi reali".