"Cose del genere fanno passare la voglia di fare quello che facciamo", scardinano la porta della casetta dietro al rifugio (FOTO). I gestori: "Gesto orrendo e 'gratuito'"
I rifugisti: "Hanno provato a scardinare la porta della casetta dietro al rifugio per entrare. C’era tempesta o brutto tempo? No. C’erano temperature proibitive? No. C’era qualsiasi tipo di emergenza? No. C’era necessità di entrare in quel posto? No. Si tratta di puro vandalismo"

CHIUSAFORTE. C'è dispiacere ma soprattutto incredulità per quanto accaduto di recente a quota 1.660 metri, nel gruppo del Montasio, in Friuli Venezia Giulia, dove qualcuno si è portato lasciando (purtroppo) evidente traccia del proprio passaggio.
A raccontare quanto accaduto sono stati nelle scorse ore i gestori del rifugio Giacomo di Brazzà, punto di riferimento per le escursioni in zona, raggiungibile da Sella Nevea. "Questo è il danno fatto alla cassetta dietro al rifugio nel fine settimana", anticipano i rifugisti (con tanto di foto DI SEGUITO) in un post apparso sui social.

"Hanno provato a scardinare la porta per entrare. C’era tempesta o brutto tempo? No. C’erano temperature proibitive? No. C’era qualsiasi tipo di emergenza? No. C’era necessità di entrare in quel posto? No - sottolineano -. Si tratta di puro vandalismo. Un’azione incivile che è ancora più brutta perché fatta in montagna e a ridosso di un rifugio".
"Cose del genere - concludono amareggiati - fanno passare la voglia di fare quello che facciamo e rendono diffidenti. Dispiace molto. Chiunque tu sia hai fatto un gesto orrendo".