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"Alcuni giovani ci hanno offerto cibo e caffè e noi abbiamo tagliato la legna per la stufa. Così in quel bivacco abbiamo ri-scoperto la montagna più autentica"

Il racconto di un escursionista: "Siamo stati 'accolti' al bivacco da un gruppo di giovani che ci hanno offerto cibo e caffè. E' questa è la montagna che vorremmo: bella, sincera, onesta, pulita. Cose belle, che aggiunte al panorama spettacolare che ci circondava, ci hanno regalato una giornata memorabile"

Di S.D.P. - 16 dicembre 2024 - 17:42

TAIBON AGORDINO. "Mancavano pochi metri per arrivare a casera Malgonera: avvertivamo voci a distanza. Lassù qualcuno aveva passato la notte". Esordisce così l'escursionista Luca Turchetto nel raccontare un'esperienza in quota tanto bella quanto inaspettata.

 

Sì, perché in tempi in cui sempre più spesso si finisce per denunciare ciò che sulle terre alte non va, fra maleducazione e camminatori non attrezzati, è anche bene a dare rilievo a storie che scaldano il cuore.

 

È il caso di quanto accaduto negli scorsi giorni in Valle di San Lucano, in Provincia di Belluno, dove Turchetto (che ha voluto condividere quanto successo sui social) si trovava per un'escursione. La destinazione era casera Malgonera, che sorge a 1.581 metri di quota nel territorio comunale di Taibon Agordino, dove l'escursionista e i suoi amici hanno trovato un gruppetto di giovani. 

 

"Appena arrivati abbiamo salutato i ragazzi. Loro hanno subito ricambiato e senza indugi ci hanno chiesto se volevamo un caffè - prosegue nel racconto -. Abbiamo accettato con piacere: ci hanno offerto anche biscotti e panettone, poi hanno preso le taniche e sono partiti a fare scorta d'acqua per la casera".

 

Luca e i suoi compagni sono invece rimasti nel bivacco: "Ci hanno lasciato zaini, cibo, portafogli, tutto lì: fiducia piena in noi - fa sapere ancora -. Fuori c'era della legna da tagliare, così ci siamo messi a tagliarla per poi riporla vicino alla stufa". Rientrati con i "carichi" d'acqua, i giovani si sono seduti con il gruppo per fare due chiacchiere: "Alla fine, dopo averli ringraziati, ci siamo salutati come se fossimo stati vecchi amici".

 

"Ecco - conclude, inducendo ad una riflessione - questa è la montagna che voglio: bella sincera, onesta, pulita. Cose belle, che aggiunte al panorama spettacolare che ci circondava, mi hanno regalato una giornata memorabile".

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