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"Al rifugio in Lamborghini? Turismo da tamarri", la rabbia del presidente Cai Alto Adige: "Così abbiamo trasformato la montagna in un luna park"

La rabbia del presidente del Cai Alto Adige Carlo, Alberto Zanella: "Lasciando perdere la tamarrata, troviamo scandaloso l’uso che viene fatto dell'alta montagna e l’inquinamento che quei mezzi provocano"

Di S.D.P. - 17 dicembre 2024 - 12:43

BOLZANO. "Tanta forza motrice con tanti gas di scarico sono probabilmente più graditi degli scialpinisti che raggiungono il rifugio con la forza dei muscoli sui propri sci". Sono diverse le critiche arrivate in merito ad una foto, diventata nel giro di poco virale in rete, di due Lamborghini parcheggiate davanti al rifugio Comici nel cuore delle Dolomiti.

 

Le immagini, apparse nelle scorse ore sui social, non hanno infatti tardato a scatenare le reazioni non soltanto delle associazione ambientaliste, ma anche del presidente del Cai Alto Adige Carlo Alberto Zanella, che commenta: "E' ora di smetterla di definire 'rifugi' certi locali - esordisce -. Non è tra l'altro la prima volta che davanti al Comici vengono esposte per pubblicità automobili".

 

"Anni fa addirittura - ricorda Zanella - volevano esporre un'auto di una famosa marca tedesca trasportata in elicottero al rifugio Pisciadù ed il Cai si è opposto ed è riuscito a far desiste dall'operazione. Lasciando perdere la tamarrata, troviamo scandaloso l’uso che viene fatto dell'alta montagna e l’inquinamento che quei mezzi provocano. Non vogliamo di certo un turismo da tamarri".

 

"Ormai - conclude sconsolato il presidente del Cai Alto Adige - l'alta montagna sta diventando un autentico luna park, con elicotteri che scorrazzano per i cieli trasportando turisti, pseudo rifugi che offrono notti a 400 euro e cene gourmet a base di pesce, cabinovie che offrono aperitivi e cene serali, piste aperte anche di notte, malghe con musica a tutto volume e adesso esposizione di automobili che di certo non sono accessibili alle tasche di tutti. Pertanto ci attendiamo una forte presa di posizione delle autorità pubbliche e politiche". 

 

Una dura presa di posizione per quanto accaduto era arrivata anche da Mountain Wilderness (NE PARLAVAMO QUI): "Auto e elicotteri conquistano le Dolomiti. Siamo arrivati al degrado culturale più assoluto. Probabilmente irreversibile visto che nessuno si scandalizza più. Certo, da tempo nelle Dolomiti, e non solo, più rifugi offrono ostriche e champagne. Rifugi che a quote superiori a 2.000 metri sono stati ricostruiti usufruendo di deroghe incredibili, oltre il 50% dei volumi originari. Queste sono le Dolomiti che ospiteranno le prossime olimpiadi invernali. Distrutte e umiliate nella loro cultura, nel loro fascino, ridotte a merce e circo ricreativo per persone prive di sensibilità e operatori turistici legati unicamente a accrescere profitti privati. Tutto avviene nel silenzio delle istituzioni locali".

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