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Un progetto per ripulire le grandi montagne dai rifiuti: quest'estate si parte dal K2. "Dobbiamo agire ora per proteggere questi luoghi sacri"

Il progetto si chiama "The Big Mountain Clean Up" e partirà questa estate con la pulizia del K2. Verrà poi il turno di Everest, Manaslu e Ama Dblam. "Abbiamo bisogno di persone che si uniscano a noi e aiutino a pulire quante più montagne possibile, creando un futuro più pulito e luminoso per l'ambiente montano e per tutti coloro che lo chiamano casa"

Di Lucia Brunello - 01 aprile 2021 - 15:14

NEPAL. E’ una notizia molto positiva quella che giunge da Pakistan e Nepal: i due alpinisti Sajid Sadpara e Nirmal Purjia hanno infatti preso il nobile impegno di impiegare il prossimo triennio in un’azione di pulizia di alcune delle "grandi montagne", scenario di spedizioni alpinistiche da oltre 70 anni con un fortissimo incremento avvenuto negli ultimi tempi, e per questo ormai diventate una discarica a cielo aperto.

Si inizierà la prossima estate con il K2, poi verrà il turno dei due Ottomila Everest, Manaslu e nel 2024 dell'Ama Dblam. Il progetto si chiama “The Big Mountain Clean Up” ed è stato lanciato dal giovane pakistano Sajid Sadpara, figlio di Ali Sadpara (uno dei tre alpinisti tragicamente morti nel tentativo di vetta al K2 lo scorso febbraio), e qualche giorno fa accolto con grande entusiasmo anche dal famoso alpinista nepalese Nirmal Purja.

 

“K2 ed Everest sono montagne maestose, ma il loro ambiente e le loro comunità sono in pericolo. In media, ogni scalatore genera 18 chili di rifiuti durante una spedizione, e questi comprendono tende abbandonate, contenitori di ossigeno, contenitori per cibo e acqua, attrezzature e ovviamente rifiuti umani", spiega Purja.

 

"I rifiuti - continua - hanno un grande impatto sulle montagne e le persone che chiamano quei luoghi 'casa'. Gli inquinanti vengono riversati nei fiumi dalle piogge e dallo scioglimento della neve, contaminando le riserve idriche per le popolazioni locali e ponendo gravi rischi per la salute a causa delle malattie".

 

Ma l’operazione pulizia ha anche un altro fine: prevede infatti anche la messa in sicurezza di queste linee, attraverso la sostituzione del materiale segnato dall’usura. "Dobbiamo garantire la sicurezza per tutti e porre fine alle inutili vittime che si verificano a causa degli scalatori che si agganciano a linee vecchie, marce e dimenticate".

 

Ora The Big Mountain Clean Up è alla ricerca di partner e per questo è stato aperto un Go Fund Me (clicca qui) in modo da raccogliere fondi per rendere possibile questa "spedizione" in nome della natura e di una montagna più pulita.

 

"Inizieremo durante la stagione estiva con la pulizia del K2. Dobbiamo agire ora per aiutare a proteggere questi sacri luoghi montani. Abbiamo bisogno di persone che si uniscano a noi e aiutino a pulire quante più montagne possibile, creando un futuro più pulito e luminoso per l'ambiente montano e per tutti coloro che lo chiamano casa", conclude Purja.

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