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LE FOTO. Via Bonatti, Cazzanelli, Della Bordella e Ratti omaggiano il re delle Alpi ripetendo la sua ultima via

Il capolavoro di Walter Bonatti, l'ultima via aperta dal grande alpinista si trova sulla parete nord del Cervino e negli scorsi giorni è stata percorsa da tre alpinisti con l'intenzione di omaggiare il re. Cazzanelli: "Passo dopo passo il nostro pensiero era rivolto a lui. Chapeau Walter, sei stato e sarai sempre una fonte inesauribile di ispirazione per tutti gli alpinisti"

Di Mattia Sartori - 06 aprile 2021 - 12:49

CERVINO. Nel febbraio 1965 il “re delle Alpi”, Walter Bonatti, chiuse la propria carriera alpinistica con un’impresa ancora oggi considerata straordinaria: l’apertura in solitaria di una nuova via sulla parete nord del Cervino. 1200 metri di percorso tra le rocce di una delle più amate vette alpine. Ad oggi questa storica via conta poche ripetizioni, ma negli scorsi giorni un gruppo di alpinisti ha voluto omaggiare il re, ripercorrendo i suoi passi sulla famosa parete.

 

 

Si tratta del trio composto da François Cazzanelli e Francesco Ratti, entrambi Guide del Cervino, assieme a Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni di Lecco. Per i tre compagni questa via rappresenta la storia dell’alpinismo, il canto del cigno di una delle figure più importanti in questo mondo.

 

 

Cazzanelli, Ratti e Della Bordella sono partiti il 31 marzo alle 5 del mattino dal rifugio Hörnli, sul versante svizzero. Da lì hanno seguito la via tracciata da Bonatti 56 anni fa, giungendo in cima al Cervino intorno alle 21 dello stesso giorno. Dopo una breve sosta, alle 23.30 hanno raggiunto la capanna Carrel, dove hanno passato la notte. Il giorno successivo si sono spostati a Cervinia in appena due ore, anche grazie ad un ottimo rigelo notturno.

 

 

Soltanto l’anno scorso i tre avevano arrampicato insieme per l’apertura di Incroyable, sul Pilastro Rosso del Brouillard, sul versante italiano del Monte Bianco. Sfruttando l’esperienza maturata in quell’occasione, la cordata Cazzanelli, Della Bordella e Ratti è riuscita a salire in maniera impeccabile, sfruttando le reciproche caratteristiche per scalare il più velocemente possibile in ogni sezione della parete.

 

 

Cazzanelli dichiara: “Questa è una via stupenda che spero in futuro venga valorizzata e che merita molte più ripetizioni di quelle che ha attualmente. Passo dopo passo il nostro pensiero era rivolto al mitico Walter Bonatti che ben 56 anni fa, in solitaria e in pieno inverno, ha disegnato il suo capolavoro sulla parete nord del Cervino. Chapeau Walter, sei stato e sarai sempre una fonte inesauribile di ispirazione per tutti gli alpinisti”.

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