La Pat dà il via ai primi interventi con vista sulle Olimpiadi 2026: oltre 48 milioni di euro per finanziare la sistemazione di tre strutture sportive
Sono tre le strutture sportive, di proprietà comunale, che rientrano tra le location dei giochi a cinque cerchi e che necessitano di lavori di sistemazione per accogliere nel migliore dei modi atleti e tecnici; la Giunta provinciale ha approvato una delibera con la quale vengono fissati i criteri di finanziamento delle opere

TRENTO. Pioggia di milioni tra la val di Fiemme e l'Altopiano di Pinè. Sono 48,5 i milioni di euro stanziati dalla Provincia per la prima fase di adeguamento degli impianti sportivi in ottica Olimpiadi 2026 di Milano e Cortina.
Sono tre le strutture sportive, di proprietà comunale, che rientrano tra le location dei giochi a cinque cerchi e che necessitano di lavori di sistemazione per accogliere nel migliore dei modi atleti e tecnici; la Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha approvato una delibera con la quale vengono fissati i criteri di finanziamento delle opere per un importo di quasi 50 milioni.
Ecco così 21,5 milioni per gli interventi allo stadio del salto con gli sci a Predazzo, circa 11,5 milioni per gli interventi da realizzare alla struttura di lago di Tesero e circa 15,5 milioni per l'Ice rink di Baselga di Pinè.
L'intervento complessivo è consentito dall’articolo 29 della legge provinciale 6 agosto 2019, che prevede che la Provincia, sentita la competente commissione permanente del Consiglio provinciale, possa concorrere al finanziamento delle strutture sportive e di altre opere, attrezzature e impianti di competenza dei comuni connessi allo svolgimento delle olimpiadi invernali.
Qualche dubbio sulla location di Baselga di Pinè. Nei mesi scorsi è emersa la possibilità di spostare le discipline del pattinaggio velocità a Milano: una richiesta che non viene dalla Lombardia, ma da una valutazione del Cio in termini di sostenibilità. La Pat è sempre stata disposta a intervenire e questo rappresenta un primo tassello per puntellare la sede di gara.
Il nodo per il Comitato internazionale arriverebbe, però, a kermesse conclusa: l'impianto rischierebbe di perdere tra i 570 e gli 830 mila euro all'anno. Anche da questa valutazione Legambiente si è espressa per rivedere il piano (Qui articolo).