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In Trentino record di interventi del soccorso alpino nel 2020. Tra le cause principali le scivolate ma anche l'impreparazione

Nonostante il periodo di lockdown, il numero di interventi in ambiente montano nel 2020 è aumentato di 73 unità rispetto al 2019, anno in cui gli interventi sono stati 1.148. Ecco tutti i dati registrati dal soccorso alpino nell'anno del covid

Di Lucia Brunello - 21 aprile 2021 - 12:03

TRENTO. Nel 2020 sono stati 1.221 gli interventi svolti dal soccorso alpino nella provincia di Trento. Grazie a questi, 1.283 persone sono state portate in salvo. Un anno certamente intenso ed impegnativo per gli “angeli” del soccorso alpino, che durante il primo lockdown si sono resi disponibili a volgere le attività di consegna a domicilio di presidi sanitari e pacchi viveri, in collaborazione con gli altri enti della Protezione Civile, mentre nei mesi estivi si sono trovati oberati di lavoro, con un numero di interventi “record”.

 

“Nonostante la pandemia, il lockdown e le restrizioni agli spostamenti che ne sono derivati – afferma il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, Walter Cainelli – gli interventi di soccorso in montagna che hanno impegnato la nostra organizzazione nel 2020 non sono calati rispetto agli anni precedenti; al contrario, abbiamo registrato 73 interventi in più del 2019 con un picco di attività nei mesi estivi di luglio, agosto e settembre”.

“Questo dato - prosegue - è legato molto probabilmente al numero consistente di persone che ha frequentato le nostre montagne in questo anno particolare, soprattutto durante il periodo estivo". Ecco gli articoli de ilDolomiti.it a riguardo: qui, qui, qui , qui e qui.

 

Sono diminuiti gli interventi alpinistici (da 94 a 68), anche perché la stagione per praticare queste attività è stata significativamente ridotta. Infine, c'è stata una percentuale molto bassa di soccorsi in aiuto a persone straniere, anche questa una diretta conseguenza della pandemia che ha ridotto al minimo la presenza degli stranieri sulle nostre montagne.

 

“Nel corso del 2020 la nostra organizzazione non si è mai fermata, nemmeno nel periodo del primo lockdown - prosegue Walter Cainelli - quando i nostri soccorritori hanno distribuito a domicilio presidi sanitari e pacchi viveri insieme agli altri enti di Protezione Civile, mentre gli istruttori delle diverse Scuole Nazionali e Regionali/Provinciali hanno elaborato nuovi protocolli di intervento, a tutela della salute del soccorritore e della persona soccorsa, e di conseguenza nuovi percorsi formativi specifici per i soci”. 

 

Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali è stato necessario l'intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino la più rilevante è l'escursionismo con il 54% (690 persone soccorse), seguita dalla mountain bike per l’11% (138 persone soccorse), l'alpinismo per il 5% (68 persone soccorse), le ferrate per il 4% (53 persone soccorse), ricerca funghi per il 4% (46 persone soccorse) e scialpinismo per il 3% (36 persone soccorse).

 

Si segnalano, inoltre, 9 interventi in valanga (5 persone soccorse), 2 interventi del gruppo tecnico forre e 2 interventi del gruppo speleologico. Le operazioni di ricerca di persone disperse sono state 78 mentre il numero delle false chiamate 23.


Sul totale delle 1.283 persone soccorse, gran parte delle richieste hanno riguardato persone ferite (740), gli illesi sono stati 494, mentre i decessi 41. Nel 91% dei casi si è trattato di infortunati di nazionalità italiana (1165), seguiti da tedeschi (56).

Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alle cadute/scivolate (46% con 583 persone soccorse), all’incapacità (12% con 159 persone soccorse), ai malori (10% con 129 persone soccorse), alla perdita d’orientamento (8% con 109 persone soccorse). 


Come ogni anno il picco di attività è stato raggiunto nei mesi estivi con 285 interventi nel mese di luglio (+ 90 rispetto al 2019), 379 nel mese di agosto (+ 65 rispetto al 2019), 193 nel mese di settembre (+ 50 rispetto al 2019). Da segnalare il numero di interventi di novembre, 47, rispetto ai 25 dell’anno precedente. 

Nel 2020 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha potuto contare sull'esperienza, la competenza e le capacità di 697 soccorritori, operativi 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, e organizzati in 33 Stazioni di soccorso territoriali e 1 Stazione speleologica, capillarmente distribuite su tutto il territorio e guidate dai rispettivi Capistazione.

 

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