Come si gestisce una malga? La Provincia lancia il corso di formazione: "Necessario per la valorizzazione del paesaggio"
La Provincia di Bolzano rilancia un corso formativo sulla gestione dei masi di montagna. L'assessora Hochgruber Kuenzer: "La malga significa lavoro, ma anche ricreazione nella natura"

BOLZANO. Come si gestisce una malga di montagna? La Provincia di Bolzano offre un corso per acquisire le necessarie competenze, rinnovando un impegno che ha a che fare con la tutela del paesaggio e della biodiversità del territorio. Quanto i masi e le malghe siano parte dell'essenza stessa dell'Alto Adige è cosa nota, e per questo l'amministrazione provinciale, nonostante gli ostacoli imposti dalla pandemia, ha deciso di riorganizzare una nuova edizione del corso.
Una gestione proficua delle attività legate al pascolo e all'alpeggio richiede infetti personale qualificato. E in un territorio dalle profonde radici contadine, così, l'Ufficio natura, in collaborazione con la Scuola professionale agraria e di economia domestica di Teodone e l'Ispettorato forestale di Monguelfo, organizzano un ciclo di incontri per formare tutti gli interessati alla gestione della malga.
Tradizioni ed esperienze fanno da fondamento in un corso dove i partecipanti verranno aggiornati sulle conoscenze attuali nel settore dell'alpeggio. Ad evidenziare l'importanza delle competenze insegnate è l'assessora competente Maria Hochgruber Kuenzer, che indica nella formazione di un personale preparato uno dei principali strumenti per salvaguardare le malghe e il loro paesaggio culturale, oltre che la biodiversità del territorio.
“La malga significa lavoro, ma anche ricreazione nella natura – ha affermato - la gestione delle malghe torna utile sia agli agricoltori che alla valorizzazione del paesaggio per tutta la popolazione e per i turisti”. In questo senso, pertanto, il corso focalizza l'attenzione su temi come la gestione consapevole del bestiame e dei prati, ma anche come improntare il servizio di ristoro per gli ospiti delle malghe.
I partecipanti ammessi per questa edizione sono 14. Il corso, nondimeno, si terrà nei prossimi mesi in sei giornate di formazione nei parchi naturali Vedrette di Ries-Aurina e Fanes-Senes-Braies.