Ancora tanta neve e l'Antermoia riapre il 18, il gestore: “Pronti ad una grande stagione, basta che i meteorologi non creino falsi allarmismi”
Per garantire la sicurezza dei clienti, il rifugio Antermoia posticipa la riapertura al 18 giugno per permettere ai mezzi di spalare la neve. Il gestore: “La nostra idea aprire prima e chiudere il più tardi possibile”

TRENTO. Posticipata dal 13 al 18 giugno l'apertura al rifugio Antermoia per garantire la sicurezza dei clienti: la neve troppo soffice è un rischio per la salita delle persone.
“I rifugi in quota aprono verso il 20 giugno – dichiara Martin Riz, gestore del rifugio Antermoia dal 2017 - la nostra idea è aprire prima e chiudere il più tardi possibile. Negli scorsi anni infatti il rifugio apriva tra il 10 e il 20 giugno, ma quest’anno non è possibile e abbiamo deciso di posticipare gli appuntamenti. I clienti sono stati comprensivi e concordi”.

Nel frattempo le operazioni di messa in sicurezza del percorso che porta alla struttura stanno proseguendo. “Stiamo spalando il sentiero con la ruspa che è sempre qui e che ci serve anche per la manutenzione estiva, quando ci sono frane o temporali – continua il gestore – è ovviamente un costo, ma serve anche a noi per poterci muovere”.
Per quanto riguarda le previsioni di affluenza di quest'anno, l’amministratore si dichiara positivo. “Basta che i meteorologi non facciano allarmismi – aggiunge però Riz – che poi si dimostrano non veritieri, ma convincono le persone a non salire”.

Occorre quindi pianificare la gita per tempo, affidandosi a previsioni meteo attendibili e partendo la mattina presto, perché “in montagna ci sono spesso probabili temporali nel pomeriggio” sostiene il gestore. Continua inoltre suggerendo un abbigliamento adatto, con scarponcini da montagna e bastoncini e un cambio di vestiti ed infine esorta ad informarsi sulla condizione dei sentieri, adesso per la neve, ma più avanti per gli alberi che, dalla tempesta Vaia, ancora ostruiscono alcuni passaggi.
“Le prenotazioni ai rifugi vanno fatte obbligatoriamente e per tempo, per garantire le distanze e il numero massimo di persone rispettando le norme per il Coronavirus” conclude Martin Riz.