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Sostegni per le attività economiche nelle zone montane, nuovi criteri dalla Pat. Failoni: "Vogliamo estendere la platea dei potenziali beneficiari"

Con l'obiettivo di sostenere il commercio di prossimità e contrastare lo spopolamento delle località più periferiche, la Giunta provinciale ha approvato una significativa revisione dei criteri per la concessione dei contributi volti a favorire l’insediamento e la permanenza di attività economiche nelle aree montane del territorio

Pubblicato il - 23 dicembre 2024 - 17:53

TRENTO. “Rendere più accessibili i contributi e favorire l’apertura o la permanenza di negozi e pubblici esercizi significa investire nella qualità della vita dei nostri cittadini, preservando il tessuto sociale ed economico delle nostre valli".

 

Usa queste parole l'assessore provinciale Roberto Failoni per parlare dei nuovi criteri per sostenere le attività economiche nelle zone montane.

 

Con l'obiettivo di sostenere il commercio di prossimità e contrastare lo spopolamento delle località più periferiche, la Giunta provinciale, infatti, ha approvato una significativa revisione dei criteri per la concessione dei contributi volti a favorire l’insediamento e la permanenza di attività economiche nelle aree montane del territorio.

 

"Con i nuovi criteri intendiamo estendere la platea dei potenziali beneficiari per dare risposta alle esigenze delle comunità montane, dove le attività economiche non svolgono solo un ruolo commerciale ma fungono da presidio territoriale essenziale per la vita sociale e il contrasto allo spopolamento” le parole dell'assessore provinciale al commercio Roberto Failoni. 

 

Tra le principali novità introdotte dalla delibera approvata oggi dall'esecutivo provinciale si segnala la riduzione da 3 a 2 chilometri della distanza minima tra esercizi multiservizi, che permetterà di beneficiare della misura anche a quelle attività che precedentemente non potevano accedervi, creando così una rete più capillare di questi punti vendita sul territorio, l'abbassamento della superficie minima di somministrazione per i pubblici esercizi multiservizi e i bar da 50 a 40 metri quadrati, con l'obiettivo di incentivare la partecipazione anche di piccoli esercizi, l’eliminazione del divieto di localizzazione dei multiservizi all’interno dei luoghi storici del commercio individuati dai Comuni.

 

I nuovi criteri entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025 per le attività multiservizi ordinarie, mentre il criterio della riduzione della distanza minima avrà effetto per i multiservizi SIEG (servizi di interesse economico generale) a partire dal 2026.

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