Si decide a Roma il contratto di 13 mila edili trentini, Mastrogiuseppe: "Il settore va modernizzato, serve recuperare il potere d'acquisto dei salari"
Sul tavolo a Roma si sta discutendo il contratto collettivo dell'edilizia. Un settore molto importante per il Trentino, fra i delegati presenti anche Giampaolo Mastogiuseppe di Fillea Cgil del Trentino

TRENTO. Un aumento di 275 euro al primo livello contrattuale. E' questa una delle richieste che si stanno discutendo in queste ore sul tavolo a Roma per il contratto collettivo dell'edilizia. Un comparto molto importante per il Trentino che vede occupate oltre 13 mila persone.
Come spiega il segretario generale di Fillea Cgil del Trentino, Giampaolo Mastogiuseppe lo scorso 25 luglio Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, le organizzazioni del settore edilizia, hanno presentato la piattaforma per il rinnovo contrattuale alle controparti; l’incontro si svolse nella sede nazionale dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili).
Nel mese di ottobre sono quindi partiti i tavoli di confronto coi rappresentanti delle imprese industriali (Ance), delle piccole e medie imprese industriali (Confapi) e ieri, 31 ottobre, si è tenuto a Roma presso la Cna il primo incontro tra i sindacati e i rappresentanti delle imprese artigianali.
“La piattaforma presentata a luglio è ambiziosa ma con cognizione di causa. Il settore va modernizzato, semplificato, unificato contrattualmente e reso sempre più attento alla salute e sicurezza dei lavoratori. Al primo punto, per quanto riguarda Fillea Cgil, resta comunque il recupero del potere d'acquisto dei salari, messo in forte crisi dall’inflazione che tutti abbiamo visto influire sulla vita negli ultimi tempi” spiega Mastrogiuseppe.
“Qui – continua - si tratterebbe anche di una equa ridistribuzione di risorse, visti i risultati economici ottenuti dalle imprese nell'ultimo periodo, favoriti anche da un aumento dei volumi di lavoro connessi ai bonus fiscali e al Pnrr”.