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L'associazione Trentino Appartamenti: "Lavoriamo per turismo di qualità e contro l'abusivismo". Dal Codice alla gestione emergenze: alcune novità per gli affitti brevi

Il settore extralberghiero è in crescita e si guarda a nuove regolamentazioni per garantire trasparenza, combattere l’abusivismo e promuovere un turismo di qualità e sostenibile. Il presidente dell'associazione Trentino Appartamenti: "Gli affitti brevi, gestiti in modo corretto, possono contrastare l'ovetourism" 

Di LA - 20 ottobre 2024 - 16:53

TRENTO. Il settore extralberghiero è in costante aumento ma serve un intervento normativo per regolamentare le strutture e contrastare l'abusivismo. A chiedere azioni in questa direzione ma anche spiegare le prossime novità legislative è l'Associazione Trentino Appartamenti. "Lavoriamo per un turismo di qualità, sostenibile e rispettoso dell'ambiente della comunità - commenta il presidente Maurizio Osti - l'affitto breve, gestito in modo corretto, può promuovere la crescita e generare maggiori entrate per l'economia locale". 

 

L’indotto generato dalla ricettività, può rappresentare un’importante risorsa per l’economia locale e le categorie professionali traggono enormi vantaggi da questo settore così come le attività produttive. Inoltre questo comparto può garantire anche un importante ruolo di ammortizzatore sociale per tutti coloro che riescono, grazie a questa attività, a integrare il proprio reddito.

"Il settore extralberghiero è in costante crescita, tanto che come presenze ha superato il settore alberghiero - prosegue Osti - ma tale crescita esponenziale richiede la necessità di riqualificare dal punto di vista normativo la regolamentazione di queste strutture. Va tenuto conto che l’affitto breve gestito in modo competente ma anche efficiente è la chiave per una crescita sostenibile del comparto, con elevati standard di ospitalità, consentendo altresì di far emergere il sommerso con maggiori entrate per la Pubblica amministrazioni, quali l’imposta di soggiorno per il Comune".

 

La cedolare secca, "rappresenta inoltre un importante gettito per lo Stato poiché sottoposta alla ritenuta fiscale del 21% e del 26% dal secondo appartamento in poi. I portali di prenotazione sono obbligati ad applicare una trattenuta, che rimane del 21%, sui corrispettivi incassati per loro tramite".

 

In questo contesto l'associazione Trentino Appartamenti, aderente a Confcommercio, si propone di dare supporto per la promozione di alloggi a norma di legge che rispondano a requisiti dimensionali e igienico-sanitari.

 

"La nostra realtà si è fatta carico di attivare una serie di azioni per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e nello stesso tempo tenere monitorata la conformità degli appartamenti. Di vitale importanza è la tutela delle strutture che operano nella legalità, e che degli adempimenti di legge si fanno carico con diligenza. La mancanza di sicurezza e trasparenza nell’offerta ricettiva pone la necessità di una adeguata prevenzione e successiva repressione da parte delle Autorità preposte, per minare dalle fondamenta il fenomeno dell’illegalità con tutto quello che comporta sia per l’immagine del nostro territorio sia per la grave ingiustizia nei confronti della maggior parte dei proprietari che si attengono alle regole". 

 

Il portale Booking.com "ha rivelato di recente che la nostra regione secondo le recensioni dei viaggiatori è al quarto posto come destinazione turistica tra le più ambite e accoglienti del mondo nel 2024. Questo risultato, è frutto di una professionalità e attenzione verso gli ospiti svolto con dedizione dagli operatori del settore nel cercare di offrire strutture sempre più di qualità. Anche il costante lavoro svolto dalle associazioni è stato essenziale ma è necessario proseguire con il cambio radicale di mentalità, intrapreso con il contrasto del sommerso e dell’abusivismo nel settore extralberghiero".

 

Entro il 2 gennaio 2025 gli appartamenti turistici devono dotarsi del Codice identificativo nazionale Cin, che viene assegnato a tutte le strutture ricettive alberghiere e extralberghiere e va a sostituire il Codice identificativo regionale. In Trentino era stato introdotto il Cipat, ma solo per gli appartamenti turistici, proprio per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nelle case riconvertite in affitti turistici.

 

Il Cin, unitamente alla Banca dati unica nazionale sugli affitti brevi, si prefigge di confrontare i dati già presenti sulle singole piattaforme delle Regioni. Il Codice identificativo nazionale va esposto in modo visibile all’esterno dello stabile in cui si trova l’appartamento oggetto di locazione breve, deve essere riportato sul proprio sito, su ogni materiale promozionale e su eventuali presenze in portali di terzi, come quelli di promozione e vendita (per esempio l'Azienda per il turismo o Booking).

 

Inoltre, tour operator e portali di vendita online hanno già iniziato a richiedere il Cin alle strutture ricettive clienti, per evitare sanzioni. Ciò implica che alcune di queste piattaforme potrebbero escludere dalla vendita le strutture che non forniscono il codice.

 

"E' consigliabile eseguire tempestivamente questa nuova procedura, senza aspettare l’ultimo giorno utile, e applicare con attenzione tutti gli obblighi di utilizzo. Nelle intenzioni del legislatore, l’obiettivo è migliorare la trasparenza nei confronti dei turisti, garantendo che le strutture presenti sul mercato siano riconosciute e certificate dall’ente pubblico. Si tratta anche di un mezzo per identificare con certezza le strutture ricettive, combattere l’abusivismo e facilitare i controlli da parte delle autorità preposte. Questa iniziativa mira a uniformare la raccolta dei dati e a coprire l’intero Paese". 

 

Alla data del 15 ottobre dai dati forniti dalla piattaforma Bdsr del Ministero del turismo le strutture registrate sono 525.212, i Cin rilasciati sono 249.936, e la percentuale dei Cin registrati è del 47,59%. Nel Trentino le strutture registrate sono 17.937, i Cin rilasciati sono 7.635 con una percentuale del 42,52%.

 

"Questa differenza - la conclusione del presidente di Trentino Appartamenti  rispetto alla media nazionale potrebbe essere dovuta anche al fatto, che la fase di sperimentazione ha preso il via qualche mese fa partendo dalla Puglia e quindi è stata estesa per gradi a tutte le altre regioni e infine anche alla provincia di Trento. In buona sostanza lavoriamo tutti insieme per un turismo improntato sempre più sulla qualità e non sull’overtourism: ciò significa attenzione alle esigenze dei visitatori e alla sostenibilità dell’esperienza, in termini sociali, culturali e ambientali. Riteniamo che questo sia l’unico modo per poter garantire una vacanza all'insegna del benessere e della qualità, molto apprezzata dai nostri ospiti".

 

Prevenzione e gestione emergenze. Entro il 2 novembre anche gli appartamenti turistici dovranno essere “dotati di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori”. Trentino Appartamenti ha stipulato una convenzione molto vantaggiosa per gli associati, per l’acquisto, la manutenzione nonché per la consulenza. Va ricordato che sono previste sanzioni per chi propone in locazione unità immobiliari prive dei requisiti di sicurezza. 

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