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La regione con le spese familiari più alte d’Italia nel 2023? Il Trentino-Alto Adige, ogni mese occorrono 1.462 euro per cibo, trasporti e casa

Tra spese "obbligate" (cibo, trasporti, casa) e "complementari", le famiglie del Trentino-Alto Adige spendono oltre 2.600 euro al mese: ecco l'analisi e i dati dell'ufficio studi della Cgia di Mestre. Intanto preoccupano le stime a livello nazionale: si prevede un calo di spesa di 1 miliardo per l'acquisto dei regali di Natale 

Di MOb - 24 novembre 2024 - 14:05

TRENTO. Le famiglie italiane continuano a fare i conti con una pressione economica significativa: cibo, bollette e trasporti rappresentano oltre la metà della spesa mensile.

 

A rivelarlo soni i dati analizzati e forniti dall’Ufficio Studi della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre, che rivelano come nel 2023 queste cosiddette "spese obbligate" abbiano raggiunto una media nazionale di 1.191 euro al mese, pari al 56% della spesa totale familiare, che si attesta a 2.128 euro mensili.

 

In questo contesto però, il Trentino-Alto Adige si distingue per essere la regione con la spesa media totale più alta d’Italia: ogni famiglia infatti ha speso mensilmente 1.462 euro per le spese obbligate, un dato che supera di gran lunga la media nazionale e le cifre registrate in altre regioni settentrionali, come la Lombardia (1.334 euro) e il Friuli Venezia Giulia (1.312 euro).

 

 

A queste spese obbligate, si aggiungono circa 1.199 euro di spese complementari (abbigliamento, arredamento, svago, ecc.), portando la spesa complessiva a 2.660 euro al mese, il valore più alto tra le regioni italiane.

La ripartizione delle spese obbligate in Trentino-Alto Adige riflette le priorità dettate dal costo della vita elevato nella regione: non sorprende insomma che cibo e bevande incidano notevolmente sul bilancio familiare.

 

Nonostante l'impatto delle spese obbligate sul totale (54,9%) sia leggermente inferiore alla media nazionale (56%), il livello assoluto delle spese è il più alto del Paese.

L’analisi evidenzia peraltro un divario geografico significativo. Al Sud, le famiglie spendono in media 1.758 euro al mese, ma l’incidenza delle spese obbligate sul totale è molto più alta, raggiungendo picchi del 63,4% in Calabria, 60,8% in Campania e 60,2% in Basilicata. Questo riflette una minore capacità di spesa per beni e servizi non essenziali, a differenza di quanto accade nelle regioni settentrionali.

 

Come se non bastasse, l’aumento dell’inflazione e l’erosione del potere d’acquisto continuano a preoccupare: in vista delle festività natalizie, le previsioni indicano una contrazione della spesa per i regali. Si stima un calo del 9% rispetto al 2023, con un totale di circa 10 miliardi di euro, contro gli oltre 11 miliardi dello scorso anno. La causa? La minore disponibilità economica delle famiglie e l’abitudine crescente di anticipare gli acquisti al Black Friday.

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