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Tim, 350 lavoratori trentini preoccupati per il proprio futuro

Ieri il presidio sindacale in via Zambra mentre il 13 dicembre ci sarà un'intera  giornata di sciopero

Pubblicato il - 30 novembre 2016 - 10:34

TRENTO. “Siamo di fronte al tentativo della dirigenza di far fallire la più grande azienda di telecomunicazioni del Paese per la loro ingordigia per le speculazioni finanziare che portano guadagno solo a pochi”. E’ stata ampia ieri pomeriggio la partecipazione dei lavoratori Tim e Tim.it alla protesta indetta unitariamente da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil del Trentino contro la disdetta unilaterale del contratto integrativo e l’assenza di un piano industriale che dia prospettive di sviluppo futuro.

 

In totale i lavoratori Tim in Trentino sono 350 e in molti ieri si sono radunati sotto la sede di via Zambra a Trento.

 

Per le tre sigle sindacali “dopo un contratto scaduto da due anni adesso il management aziendale ha deciso di disdettare anche l'integrativo di secondo livello. Dopo sei anni di solidarietà e ampio recupero di produttività interna i risultati economici ottenuti sono stati ridistribuiti solo tra i dirigenti”.

 

I lavoratori chiedono invece un’azienda che “garantisca qualità nel servizio che investe in innovazione ricerca e sviluppo, un’azienda che abbia un futuro e che garantisca un lavoro e un salario che permetta una vita dignitosa a tutti.”


Cgil Cisl e Uil puntano il dito contro l'assenza di un piano industriale e le esternalizzazioni dei servizi e definiscono “pessima” l'organizzazione del lavoro che influisce negativamente sulla qualità del servizio ai clienti. Chiedono che si punti su internalizzazione di lavoro e formazione.

 

“Non c'è nessuna intenzione – hanno spiegato - di investire concretamente sull'innovazione visto che i lavoratori che fanno ricerca, in collaborazione con l'Università di Trento e Fondazione Fbk sono abbandonati totalmente e non hanno nessuna certezza che i progetti di innovazione e ricerca che stanno portando avanti avranno futuro”.

 

La mobilitazione dei lavoratori, in atto in tutta Italia, andrà avanti: il 13 dicembre è già stato proclamato sciopero per l’intera giornata.

 

 

 

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