Lorenzin: "I miei figli sono nati prematuri e sottopeso e li ho vaccinati". Fuori dal Sociale la protesta di chi chiede "libertà di scelta"
Il ministro della salute ha ribadito l'importanza dei vaccini: "Ci sono troppe persone che si basano su fake news che non hanno alcun fondamento scientifico". All'esterno del Teatro la protesta con anche i bambini a volantinare

TRENTO. "I miei figli sono nati prematuri e sottopeso. Li ho fatti vaccinare e così li ho messi in sicurezza. Ci sono troppe persone che si basano su fake news che non hanno alcun fondamento scientifico. Non fidiamoci". Il ministro della salute Beatrice Lorenzin è netta e tranciante sul tema. Lo ha ribadito oggi, a Trento, poco prima dell'incontro al Teatro Sociale dal titolo "Sanità e Sviluppo", in occasione del Festival dell'Economia. Fuori dal teatro alcune decine di manifestanti in abito bianco a protestare contro i vaccini, a chiedere libertà di scelta, a far volantinare i loro bambini di 6-7 anni (e la libertà di scelta in questo caso?).


Una libertà di scelta, però, che se è praticamente sempre giusto lasciare al cittadino (quando è adulto e cosciente di quel che sta facendo), in questi temi non può essere ceduta, almeno finché si decide di fare parte di una comunità. Un non vaccinato, infatti, per malattie infettive come quelle che il decreto vuole bloccare, espone soprattutto agli altri a rischi enormi, espone coloro che soffrono di immunodeficienze, rischia di favorire il perdurare, e in prospettiva il diffondersi, di malattie che danno effetti terribili e che, poi, se vogliamo, da combattere comportano costi enormi per tutta la società.
Su certi temi non si scherza e a scegliere deve essere la comunità scientifica, non quella di cittadini che vivendo in quella che è, a tutti gli effetti, una "bolla fortunata", creata negli anni anche grazie ai vaccini, credono che quella fortuna ormai sia acquisita a prescindere. Non è così e i dati lo dimostrano. Addirittura c'è un ritorno della poliomenite: l'Europa nel 2002 era diventata ‘polio free’. Ora a causa della bassa immunità della popolazione (in Italia non sono vaccinati 5.000 bambini) e delle lacune di immunizzazione, anche nei Paesi Ue sta tornando.
"Lo ha ribadito in questi giorni Andriukaitis, il commissario alla salute dell'Unione Europea - ha proseguito Lorenzin -. Ma è tutta la comunità che va rieducata al valore della scienza. Negli scorsi giorni è morto un bambino di 7 anni. Aveva una banalissima otite eppure il medico ha scelto di curarlo con l'omeopatia. E' un medico anche contro i vaccini. Non bisogna fidarsi". Lorenzin prima dell'incontro ha pranzato con Zeni e Rossi. Insieme hanno parlato di temi locali come la Protonterapia e i punti nascita e in entrambi i casi nulla di nuovo.